Tra vele e venti: le rotte della ceramica

(Tratto da "La Sicilia") - La mostra di Trapani

La "lekythos" attica che raffigura Anchise con il figlio Enea, ricorda, come cantato da Virgilio nell'Eneide, che lungo le coste dell'antica "Drepanum" approdarono i Troiani, dove Enea volle che venissero celebrati i giochi in onore del padre Anchise che secondo lo leggenda fu sepolto ai piedi del Monte Erice dedicato alla sua sposa: la dea Venere. Ma non è l'unico prezioso esemplare della mostra «Tra Vele e Venti... Rotte mediterranee della ceramica».

A Palazzo D'Ali, a Trapani, infatti, con la cornice delle foto Giò Martorana, sono esposti rari pezzi di ceramica «a lustro» provenienti da scavi, collezioni private e museali della Sicilia, ma anche dai musei di Valencia e Paterna, città dove sono ancora prodotte. Testimonianze di legami che affondano le radici nei secoli, rinverditi dalle regate della «Louis Vuitton Acts 8 e 9», tappa di avvicinamento all'American's Cup» che avrà come teatro, il prossimo anno, proprio il mare di Valencia. Evento sportivo e cultura, dunque, si fondono in un unico evento. Evento che viene ricordato anche con la riproduzione, quale cadeau istituzionale, di una mattonella con veliero (sec. XVI). realizzato nell'ambito del progetto «Ceramica Amica», destinato a soggetti reclusi nella Casa Circondariale di Giarre, in collaborazione con la Fondazione «Mons. Di Vincenzo» di Piazza Armerina. Dunque, un occhio anche al sociale. «L'obiettivo - ha sottolineato Enza Cilia Platamone - direttore del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone e del Museo archeologico di Gela nonché neo soprintendente ai Beni culturali di Ragusa - è di sottolineare i legami fra la Sicilia e Valencia. sede della Coppa America 2006, con l'esposizione di esemplari «a lustro»; produzioni ispano-moresche, particolarmente apprezzate». «Ceramiche - come ha ricordato il sottosegretario all'interno, Tonino D'Ali che è anche presidente dell'apposita commissione governativa - dalle belle forme e dai ricercati decori dai quali affiora un codice complesso di simboli e messaggi, intessuto di alto senso di tolleranza; i costosi vasi venivano acquistati da cattolici, musulmani ed ebrei».

L'assessore ai Beni culturali, Alessandro Pagano, da parte sua, ha rilevato come anche attraverso gli eventi sportivi, è possibile promuovere la Sicilia, le sue straordinarie potenzialità e l'incredibile patrimonio artistico e culturale. Pagano ha anche sottolineato l'importanza del progetto «Ceramica Amica», fortemente voluto dal suo assessorato: «E' un esempio di come restituire a queste persone la possibilità di nacqui sire quei valori che gli permetteranno un rientro meno traumatico nel lessino sociale»

LILLO MICELI