Ora è un bene monumentale

(Tratto da "La Sicilia") - Il carrubo sottoposto a vincolo etno-antropologico dalla task-force Regione-Soprintendenza

Milena. Non solo il plurisecolare carrubo sarà sottoposto a vincolo etno-antropologico, ma tutta l'area che lo circonda e dove trionfano secolari mandorli e ulivi, sarà sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Ad annunciarlo, ieri mattina, è stato direttamente l'assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano che si è recato a Milena, in contrada Carrubo, insieme alla dott. Rosalba Panvini dirigente capo della Sovrintendenza di Caltanissetta e agli architetti Alessandro Ferrara, responsabile del servizio Beni architettonici e paesaggistici e Angelo Alù, dirigente dell'Unità operativa Beni paesaggistici.

In altri termini una vera e propria task force in difesa del carrubo, che si è fatta guidare sul posto da Giuseppe Palumbo, dipendente della Sovrintendenza. Sono quindi arrivati anche i proprietari, ovviamente favorevoli al vincolo, il consigliere comunale Vincenzo Nicastro, indipendente di sinistra che ha già protocollato oltre 200 firme in difesa del sempreverde carrubo.
Diceva ieri mattina l'assessore regionale Pagano: «Mi trovo in un angolo di paradiso, sotto questo bellissimo gigantesco carrubo e dove tutt'attorno trionfano mandorli di almeno 300 anni e olivi secolari. Il carrubo sarà sottoposto a vincolo etno-antropologico visto che rappresenta per la comunità milenese e non solo, un vero e proprio pezzo di storia. Del carrubo e delle storie che su di esso si raccontano, ne parlava già la scrittrice antropologa Charlotte Gower Chapman nel suo saggio "Milocca. Un villaggio siciliano" scritto de visu alla fine degli anni Venti quando visse in questo centro (va ricordato che Milena, e la rivolta delle donne, è stata immortalata anche da Pirandello nel romanzo i "Vecchi e giovani", n.d.r.). Ma visto che tutta l'area attorno al monumentale carrubo presenta le caratteristiche ambientali per essere salvaguardata, essa sarà posta a vincolo paesaggistico ambientale. Inoltre – aggiunge l'on. Pagano – essendo un uomo di economia che ha sempre lavorato per valorizzare industria e artigianato locali, invito il sindaco ad allocare l'area artigianale in altra zona, stante che il Prg dev'essere ancora approvato e quindi questo è il momento di intervenire. Non possiamo infatti non sottolineare come la realizzazione di tale area in pieno centro abitato e accanto ad un asilo nido dove frequentano molti bambini, diventerebbe potenzialmente pericolosa per la salute pubblica».
L'architetto Ferrara, specifica: "L'area in questione che sarà sottoposta a vincolo paesaggistico comprende una striscia di terra di circa 5.000 metri quadrati. Insiste anche un querceto alle porte di Milena che risale all'epoca in cui lì vivevano i frati di San Martino alla Scala di Palermo. Anche quell'area sarà vincolata. Circa il carrubo che diventerà un bene monumentale, per il futuro, ogni tipologia di intervento che lo riguarda, dovrà essere concordato in futuro con la Sovrintendenza, anche una semplice potatura".
Ma che leggende si raccontano sul secolare carrubo? «Leggende e storie popolari di tutti i generi – dichiara il consigliere comunale Nicastro – stante che a quanto pare, nell'Ottocento, quando il brigantaggio era una triste realtà meridionale, sotto le sue fronde furono commessi efferati omicidi. Da sempre si sentono raccontare storie di spiriti e di cavalli e cavalieri che uscirebbero di notte».
Dal canto suo il sindaco Giovanni Randazzo, dello Sdi, si riserva di replicare in maniera più dettagliata ma anticipa: «Ritengo che l'assessore Pagano sia stato scorretto a venire a Milena e non preoccuparsi di incontrare il sindaco che poteva spiegargli qual'era il punto di vista dell'amministrazione comunale. Ma forse non siamo simpatici all'assessore Pagano visto che quest'amministrazione non appartiene al suo colore politico e di questo ne prendiamo atto».