Lettera del Presidente Silvio Berlusconi agli italiani.

Caro amico,

il governo Prodi in cinque mesi ha già battuto tutti i record negativi nella storia della Repubblica; ha trasformato l'Italia in una sorta di agenzia spionistica al servizio del fisco, in perfetto stile Kgb; è riuscito a far approvare dal Parlamento soltanto tredici leggi ricorrendo per ben otto volte al voto di fiducia; ha varato ben 67 tasse, quasi una ogni due giorni, dopo aver solennemente promesso di non voler alzare la pressione fiscale; ha approvato alcune finte liberalizzazioni al solo scopo dì far crescere i fatturati delle Coop rosse, cercando di tenere coperto un mostruoso conflitto d'interessi alle spalle del Paese; ha portato ai minimi storici la credibilità dell'Italia all'estero subendo la bocciatura delle principali agenzie di rating; ha dato un saggio della sua congenita incapacità con la peggior Finanziaria degli ultimi cinquant'anni, una stangata iniqua e senza riforme; ma soprattutto, record dei record, è crollato di venti punti negli indici di gradimento.

Un disastro senza precedenti di fronte al quale Prodi chiede continuamente la fiducia al Parlamento perché sa di non avere più quella degli italiani.

L'Unione tenterà di restare unita finché potrà, perché per la sinistra il potere è un collante eccezionale, ma nel momento in cui si accorgerà di non disporre più di una maggioranza politica sarà costretta ad aprire una crisi. E quando questo accadrà, noi dovremo essere pronti.

Non c'è dunque tempo da perdere; in nome della rivoluzione liberale che saremo chiamati a portare a compimento dopo la parentesi del centrosinistra, abbiamo il dovere di condurre un'opposizione ferma e responsabile in Parlamento e nel Paese per bloccare la controriforma che il governo Prodi sta cercando di mettere in atto e contro la quale tante categorie e tanti cittadini, autonomamente, hanno cominciato una mobilitazione dal basso. E’ nostro compito dare voce e dignità politica allo scontento e al disagio che emerge dai ceti produttivi che si sentono messi sotto tiro da un'anacronistica, ma spietata vendetta di classe.

Per questo Ti chiedo un impegno eccezionale perché dalla Tua Provincia giunga una partecipazione senza precedenti alla grande manifestazione contro la Finanziaria che stiamo organizzando per sabato 2 dicembre in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Dobbiamo dare un segnale di coesione e di forza all'Italia e un avviso di sfratto a questo governo irresponsabile.

Silvio Berlusconi