Sicilia, isola senza confini

(Tratto da "Il Domenicale) - E’stato un anno all'insegna della grande cultura. Mai come in questo momento la Sicilia è protagonista sulla scena internazionale grazie ad appuntamenti di prestigio che ne hanno rilanciato l'immagine in tutto il mondo. L'assessorato regionale ai Beni Culturali, diretto dall'assessore Alessandro Pagano, ha messo in vetrina la Sicilia con eventi di grandissimo livello. Il Satiro danzante è volato in Giappone, a Tokyo e ad Aichi, ed è stato ammirato da oltre tre milioni e mezzo di visitatori; il 2005 si è chiuso con una spettacolare mostra al Metropolitan Museum di New York dove sono stati esposti tre rari e preziosi quadri di Antonello da Messina ed il 2006 si è aperto con una nuova esposizione degli Antonello da Messina alle Scuderie del Quirinale, un evento inaugurato dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e che ha rappresentato la maniera più adeguata per Celebrare la fine del mandato del Capo dello Stato.

L'evento del Quirinale appare per la Sicilia come la naturale prosecuzione di un percorso avviato con la missione del Satiro danzante, proseguito con lo sbarco delle stesse opere di Antonello al Metropolitan di New York e che si concluderà all'inizio dell'estate con la mostra "Sicilia, 5.000 anni di cultura" esportata a Pechino. Un progetto di conquista dei grandi bacini culturali con forti riflessi sul mercato turistico. Una maniera per presentare il vero volto della Sicilia ma anche di garantire un non indifferente ritorno economico.

Le Scuderie del Quirinale hanno voluto rendere omaggio ad Antonello da Messina con un evento che resterà nella storia per la qualità della proposta culturale e il prestigio dei partners museali che hanno concorso, con la presenza delle opere in loro possesso, alla realizzazione della mostra.

L'esposizione si sviluppa in due piani e ospita, oltre alle emozionanti tele di Antonello, anche una accurata selezione dedicata ai pittori suoi emuli, gli artisti cioè che dall'artista messinese hanno ereditato gli studi e le innovazioni sul colore nonché lo stile raffigurativo ancora oggi al centro del dibattito culturale per la sua assoluta modernità e la straordinaria intensità espressiva.

Fondamentale, ancora una volta, il ruolo della Regione Siciliana, presente con il suo patrimonio antonelliano che raggruppa alcune delle opere più note, dalla Vergine Annunciata all'Ignoto Marinaio, che esaltano ancora una volta la vocazione culturale della Sicilia e lo spessore dei suoi musei.Un anno di grande cultura non solo per il grande successo dei capolavori siciliani all'estero ma soprattutto per il rinnovato interesse che la cultura ha riscosso all'interno dei confini dell'Isola. Un solo dato può bastare a spiegare le dimensioni del fenomeno: il 15 ottobre scorso, quando è rientrato in Sicilia il Satiro danzante è stato festeggiato da quarantamila persone scese in piazza per salutare la statua che è stata riposizionata nella sua "casa" e cioè nel museo ad esso dedicato a Mazara del Vallo nel corso di una "Notte Bianca" durante la quale, oltre allo spettacolo con Claudio Baglioni, i visitatori hanno potuto ammirare gratuitamente questo gioiello dell'arte fino alle prime luci dell'alba.

Un grande ritorno d'immagine grazie anche al piano di comunicazione varato dall'assessorato ai Beni Culturali che ha realizzato un documentario che è stato trasmesso via satellite da una rete televisiva specializzata in audiovisivi culturali ed è stato prodotto un album fotografico, presentato a New York, che narra le varie tappe della trasferta del Satiro in Giappone, dalle operazioni di tutela della statua effettuate a Mazara dai tecnici della Direzione Restauro del ministero dei Beni Culturali attraverso speciali tecniche (che hanno consentito allo stesso Satiro di resistere incolume ad un terremoto accaduto in Giappone il giorno dopo il suo arrivo) sino all'inaugurazione dell'anteprima al Tokyo National Museum e all'esposizione di Aichi.

«Avere raggiunto questo enorme numero di presenze ha detto l'assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano è motivo di soddisfazione e, se mi è consentito anche un grande successo perché è il riconoscimento della grande professionalità e della passione di chi giorno per giorno si impegna per assicurare, attraverso il fenomeno culturale, un futuro migliore alla nostra isola. È una scelta che premia la Sicilia e la nostra azione di indirizzo volta alla tutela ma anche alla fruizione del patrimonio artistico e monumentale della Sicilia, individuando in esso un motore di crescita della nostra economia e una moderna chiave di sviluppo del segmento turistico».La Sicilia è sbarcata anche al Metropolitan Museum di New York con l'esposizione dei quadri di Antonello da Messina. È stato il prestigioso museo americano a chiedere la collaborazione dell'assessorato regionale ai Beni Culturali per allestire una mostra sul '400 italiano che ha visto per la prima volta esposti negli Stati Uniti, per circa tre mesi, l'Annunciata, il Ritratto d'Uomo e la Madonna con il Bambino di Antonello da Messina. «La collaborazione con il Metropolitan Museum - ha detto l'assessore Pagano è solo uno dei primi passi per una più ampia strategia che consenta alla Sicilia di presentare nel mondo le incomparabili bellezze ambientali, culturali e storiche. Dopo il Giappone e gli Stati Uniti, Pechino è la terza tappa di questo "tour mondiale" delle opere siciliane».La chiusura in bellezza sarà infatti in Cina. L'assessore ai Beni Culturali, Alessandro Pagano, ha infatti firmato con l'ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Dong Jinyi, un protocollo d'intesa per avviare una partnership culturale e turistica con la Sicilia.

Lo scorso 29 aprile Pechino ha ospitato una rassegna sull'arte, la storia e le tradizioni siciliane che è servita, allo stesso tempo, per promuovere e intensificare i flussi turistici tra la Sicilia e la Cina.

«Vogliamo rafforzare i rapporti culturali perché l'investimento sulla cultura ha un valore strategico non inferiore a quello economico. Gettare i semi per creare un legame duraturo con la Cina è anche un'opportunità importante per attrarre viaggiatori e risorse da quello che, in questo momento, è considerato il Paese dal più alto tasso di crescita del mondo e che, nel 2005, diventerà la quarta economia mondiale. I cinesi hanno sempre mostrato una particolare predilezione per l'Italia e per questo motivo intendiamo promuovere la Sicilia per trasformarla in una delle mete di maggior successo per i turisti asiatici. Le stime, infatti, ci dicono che la metà dei viaggiatori cinesi sceglie l'Italia per le loro vacanze ma preferisce visitare Roma o Firenze piuttosto che venire in Sicilia. Per invertire questa tendenza sarà necessario intercettare i turisti facendo leva sulla ricchezza del nostro patrimonio storico, culturale, monumentale e ambientale. Se a ciò si aggiunge che in Cina vive la più alta concentrazione di milionari e che si registra una delle più alte propensioni mondiali alla spesa dedicata al turismo, si comprende bene perché l'apertura di una Casa Sicilia in Cina potrebbe risultare determinante per inserirsi in questa fetta di mercato».