Archeologia etnea in terra ellenica

(Tratto da: "MF") - Il 23 Febbraio scade la gara per l'allestimento di una mostra tra Catania. Iraklion e Volos. L'iniziativa rientra nel piano dell'internazionalizzazione della cultura portato avanti dalla Regione. L'esposizione itinerante rimarrà in giro per tre mesi e verrà gestita dalla sovrintendenza

Uno scambio culturale con la Grecia che rientra a pieno titolo nel progetto di internazionalizzazione della cultura portato avanti da tempo dalla Regione siciliana attraverso l'assessorato ai beni culturali, guidato da Alessandro Pagano. Ne fa parte la mostra dal titolo «In Ima Tartara», che ha per oggetto i ritrovamenti preistorici delle grotte etnee e il patrimonio mitico e leggendario delle stesse, che sarà allestita a Catania e che poi partirà alla volta di due località greche, Iraklion e Volos. Per il suo allestimento la sovrintendenza ai beni culturali etnea ha bandito una gara d'appalto da 157.710 euro, di cui 151.402 a base d'asta e 6.308 per gli oneri relativi alla sicurezza non soggetti a ribasso d'asta. La scadenza per la presentazione delle offerte è prevista per il prossimo 23 febbraio.

Il progetto riguarda la realizzazione di una struttura scenica composta dagli elementi-sezione, dal sistema di pavimentazione, dai sistemi per videoproiezioni e diaproiezioni e per l'illuminazione, da un elemento scenografico tridimensionale, dalla struttura espositiva di supporto ai pannelli esplicativi in propilene, dai contenitori lignei e in lamiera e dai sostegni e supporti per i reperti. Sono inclusi gli oneri per il trasporto nelle tre sedi, l'assistenza di tecnici specializzati e il montaggio e lo smontaggio nelle tre sedi.

La mostra sarà esposta per un mese a Catania, per un mese a Iraklion e per un mese a Volos Grecia. L'azienda che si occuperà dunque del suo allestimento dovrà concordare con l'architetto responsabile tecnico progettista, coordinatore delle varie figure di professionisti, il cronoprogramma dei lavori, il quale dovrà essere consegnato con anticipo minimo di 30 giorni al direttore scientifico e al servizio per i beni archeologici della sovrintendenza di Catania. All'organizzazione parteciperà attivamente anche la Regione, che metterà a disposizione professionalità interne all'amministrazione come la direzione scientifica; un architetto responsabile tecnico progettista e un coordinatore. Fondamentali ai fini dell'esposizione sono il sistema per videoproiezioni e quello per le diaproiezioni. Tutti i reperti dovranno essere tenuti nella massima sicurezza ed essere poi

trasportati in Grecia per il nuovo allestimento che si baserà sulle stesse strutture espositive. Dal periodo itinerante della mostra la sovrintendenza conta di ottenere un ritorno di immagine per le bellezze della città e un richiamo per i viaggiatori greci. Intanto, sempre nel più ampio progetto di internazionalizzazione della cultura, con il quale la Regione esporta i propri gioielli, è scaduto in settimana il bando per la gara relativa all'attività di partenariato tra musei etnografici europei e istituzioni culturali del Mediterraneo, che grazie a un finanziamento del Por Sicilia 2000-2006 ottenuto dalla sovrintendenza ai beni culturali di Siracusa, tratto dalla sottomisura 6.06, pari a quasi 130 mila, mira alla realizzazione di un convegno internazionale proprio nella città aretusea, legato alle attività di partenariato fra istituzioni museali folkloristiche dei paesi europei. Entro due mesi sarà assegnato e in primavera potrà essere di fatto organizzato l'evento, che mira a far incontrare la cultura siciliana con quella del resto del mondo. Un modo per esportare pur rimanendo in casa.

di Angela Di marzo