In biblioteca sotto l'Etna

(Tratto da: "MF") - Scade il 16 Febbraio la gara per le strutture culturali del catanese. In arrivo 1,8 milioni targati Ue per la gestione e la conservazione del sistema librario. E la Regione ha pronti altri 200 mila euro per la manutenzione nel resto della Sicilia

Attrattiva per i desiderosi del sapere e importante risorsa culturale per una terra con anni di storia da raccontale come la Sicilia. Sono le biblioteche dell'isola alle quali la Regione destina ogni anno somme utili alla loro gestione e conservazione. E così quasi 200 mila euro del bilancio regionale del 2005 assegnato all'assessorato regionale ai beni culturali, guidato da Alessandro Pagano, sono stati finanziati proprio per la manutenzione ordinaria delle strutture siciliane. Ma Catania batte tutti con i fondi del Por Sicilia 2000-2006 che destina 1,825 milioni di euro per il potenziamento dell'intero sistema bibliotecario provinciale etneo.

Così, oltre alle risorse messe in bilancio dalla Regione, è in arrivo una grosse fiche dall'Unione europea per gli scaffali bibliotecari che si trovano alle pendici dell'Etna. Nel primo caso, a rifarsi il look saranno i libri conservati dall'istituto penale per i minorenni di Acireale, e il liceo scientifico Archimede. Con i fondi comunitari, poi, la sovrintendenza ai beni culturali di Catania ha già bandito la gara d'appalto per la per la fornitura di hardware, software, postazioni di lavoro e servizi connessi al sistema bibliotecario provinciale etneo. La fornitura dovrà prevedere l'installazione, la configurazione e la messa in esercizio di tutte le apparecchiature e dei relativi software in modo da garantire piena funzionalità. I computer dovranno essere consegnati alle 86 biblioteche distribuite tra enti locali, istituti scolastici, istituti ecclesiastici ed enti vari del Catanese. Il termine entro il quale può essere presentata la domanda per partecipare alla gara scade il prossimo 16 febbraio e va indirizzata alla sovrintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania, via Luigi Sturzo n. 62. Il progetto si pone l'obiettivo di adeguare la realtà provinciale di Catania, ricca di un patrimonio bibliografico, documentale, iconografico di indubbio valore, alle nuove dimensioni europee, diventando così parte integrante del servizio bibliotecario nazionale (Sbn) e del servizio bibliotecario regionale (Sbr). Il ricchissimo patrimonio bibliografico, documentale e iconografico della provincia di Catania, opportunamente catalogato, non attende che di esser messo a disposizione dei cittadini. Tra le finalità quella dell'attivazione di una «biblioteca virtuale», svincolata dai limiti di spazio, volume e documento, in modo da rendere fruibile l'intero patrimonio librario, documentale e iconografico.

Ma a essere oggetto di recupero e valorizzazione non sono solo le strutture del Catanese. Ad Agrigento quasi 6 mila euro saranno divisi fra la biblioteca comunale, la Lucchesiana e il secondo circolo didattico. Altri 16 mila andranno nei centri della provincia, da Cammarata a Campobello di Licata, a Canicattì e Comitini. Circa 1.500 euro per Caltanissetta dove a ricevere i fondi sono la biblioteca comunale e il seminario vescovile. Una parte cospicua del finanziamento alla provincia nissena dove per le varie strutture comunali arriveranno oltre 8 mila euro. Per quanto riguarda invece la manutenzione delle biblioteche delle altre città siciliane, fondi anche per la provincia di Enna (circa 10 mila euro), per il Messinese, circa 31 mila comprendendo anche Taormina. A Palermo oltre 11 mila euro sono stati destinati alla biblioteca della basilica di San Francesco, della Corte dei conti e dell'Officina di studi medievali. Nelle provincia il finanziamento più importante va a Piana degli Albanesi con 12 mila euro.

ANGELA DI MARZO