Ars: Emergenza Incendi

Assemblea Regionale Siciliana

XIV legislatura - 85a SEDUTA

PAGANO. Signor Presidente, assessore, onorevoli colleghi, intanto sono contento dell’impostazione che è stata data dall'onorevole Miccichè in questa discussione perché, quando si parla di argomenti di questo genere non esiste destra o sinistra. Esiste il problema sociale, esiste il bene comune e quindi è stato bene aver dato un indirizzo forte in tal senso, visto che andiamo incontro a delle problematiche notevoli e che, nei prossimi anni il problema si accentuerà.

Non dobbiamo dimenticare che quello che è successo in Sicilia, è successo anche in Calabria, in Puglia, in Croazia, in Grecia, quindi è evidente che siamo di fronte a un problema che ci deve vedere protagonisti in maniera assolutamente concreta e forte.

Siccome il tempo a disposizione è quello che è - e devo dire poi meglio così, perché così l'intervento sarà più incisivo e caratterizzante - visto che sto parlando da un punto di vista complessivo anche a nome del mio partito, penso che ci siano tre elementi su cui noi dobbiamo puntare l'attenzione per avere una legge, che mai come in questo momento risulta indispensabile.

L'ordine del giorno che stiamo preparando, che immagino e spero sia anche firmato da tutti i componenti di questo parlamento, (nel senso che sia bipartisan), deve andare incontro a delle esigenze ben precise che io mi permetto di sottolineare nel sia pur breve tempo a disposizione.

Direi che ci sono sostanzialmente tre ambiti.

Il primo è quello delle risorse umane: gira e rigira, comunque la mettiamo, sempre di uomini dobbiamo parlare, di risorse umane che devono intervenire concretamente per raggiungere l'obiettivo che è quello di cui stiamo parlando oggi.

Noi abbiamo in questo momento qualcosa come 15 mila unità professionali, con un certo grado di professionalità. Abbiamo 10 mila centunisti e oltre 5 mila centocinquantunisti che rappresentano una quantità non indifferente, e che sono gestiti male. Da qui la necessità di operare un miglioramento.

Quale potrebbe essere il miglioramento complessivo? Sicuramente la stabilizzazione di questo personale. La stabilizzazione comporterebbe una gestione professionale delle risorse stesse. Siccome sappiamo che non è possibile, almeno un minimo di intervento in tal senso dovrebbe essere raggiunto in questa prossima legge. Per tanto ritengo che bisogna reperire risorse finanziarie per far sì che almeno i 10 mila centunisti vengano portati a 151 giorni lavorativi.

Questo significa creare di fatto a questa platea, a queste persone, di operare per almeno 7-8 mesi l'anno, e creando le condizioni per dare alla Regione una serie di vantaggi economici oltre che ambientali.

Provo a spiegarle brevemente perché il rischio è quello di disperderci nel ragionamento:

  1. la prevenzione agli incendi. E’ ovvio che solo questo intervento porterebbe grandi vantaggi finanziari.
  2. Il rimboschimento intensivo porterebbe vantaggi anche in tema di prevenzione al dissesto geologico.
  3. Le bonifiche nel territorio sarebbero anch'esse favorite da queste risorse umane.
  4. Poi, ancora, ci sarebbe la Protezione civile che, ovviamente, godrebbe di questa ulteriore quantità di unità lavorative.
  5. Ci sarebbe anche la possibilità di sfruttare queste persone anche da un punto di vista turistico, mi riferisco al buon uso dei boschi.

Quindi, mi sembra chiaro che noi dobbiamo puntare sulla risorsa umana. Possiamo fare qualsiasi tipo di ragionamento complessivo ma, poi, alla fine la buona gestione delle risorse umane risulta sempre l'elemento principale.

Ci sentiamo di sollevare il dibattito e portarlo all'interno di questa logica. O stabilizzazione oppure, se non è possibile,operiamo per il miglioramento generale delle condizioni attraverso un numero maggiore di giornate lavorative a vantaggio dei centunisti. Di fatto aumentiamo il numero dei centocinquantunisti.

Ci sono poi gli aspetti legati al fatto tecnico, mi riferisco al potenziamento dei mezzi. Queste sono unità, sono persone che non hanno a disposizione praticamente nulla. Allora è chiaro che il complemento di programmazione per i finanziamenti U.E. deve essere rimodulato all'interno di logiche di risanamento ambientale, di tutela e di potenziamento di mezzi.

Io penso che questa sia la volontà di tutto il Parlamento.

Infine c’è la volontà di approvare una legge forte.

Sappiamo bene che ci sono in questo momento tanti vincoli, tanti divieti, ci sono delle impossibilità oggettive per la buona gestione delle risorse umane, lei stesso Assessore ne ha accennato una, le sedi di lavoro che sono lontane dai boschi. Ma che ci stanno a fare queste persone in città? Se questi signori hanno deciso di fare questo mestiere e fanno tante battaglie sindacali per raggiungere i loro giusti diritti, devono però avere anche dei doveri precisi.

Assessore, i vincoli a cui lei accennava. Non è possibile che ci siano divieti per spostare unità da una provincia all’altra. Allora è chiaro che ci vuole una legge speciale. Senza esitazioni, si deve andare incontro a questo tipo di esigenza. Assessore, mai nessuno si metterà di traverso contro questa impostazione legislativa perché mettersi di traverso significa oggi assumersi delle responsabilità complessive che sono anche generazionali e non solo relative al contingente.

Su questi elementi, oltre al coordinamento delle forze a cui lei stesso accennava, penso che potrebbe essere interesse di tutti noi operare. Grazie.