Interrogazione al Ministro dell'Economia e delle Finanze presentata dall'On. Alessandro Pagano e dall'On. Giuseppe Marinello nella seduta del 05/08/2008.

 MARINELLO e PAGANO 

 Al Ministro dell'economia e delle finanze.

Per sapere - premesso che:

- il Corriere della Sera del 3 agosto 2008, in cronaca di Milano, pagina 48, segnala la crescita inarrestabile delle società finanziarie nella città di Milano. Si tratta ad oggi di 1270 istituti che aumentano di una unità ogni 10 giorni. Nel capoluogo lombardo si trovano il 31 per cento delle finanziarie nazionali, con una crescita del 7,1 per cento negli ultimi due anni. Lo stesso dicasi per i mediatori creditizi che erano 348 nel 2006 ed oggi sono 524;

- la Caritas milanese, che assiste tramite la Fondazione San Bernardino gli «oberati dai debiti», ha segnalato che su tali attività manca un adeguato controllo, tanto più necessario se si considera che la crescita del costo della vita sta mettendo a repentaglio l'equilibrio economico di numerose famiglie, che ricorrono alle società finanziarie quando il sistema bancario, peraltro scottato dalla crisi di insolvibilità dei mutui, rifiuta di concedere ulteriori linee di credito;

- secondo la Caritas la mancanza di controlli ha prodotto tassi di interesse fino al 35 per cento, mascherati in forme diverse, ma comunque riconducibili agli interessi usurari come definiti ai sensi della legge n. 108 del 1996 che detta i criteri per il calcolo dei «tassi soglia» oltre i quali l'interesse, comunque definito, diviene usura;

- identici fenomeni si verificano in numerose parti d'Italia, in particolare nelle aree economicamente più deboli, quali le zone interne della Sicilia -:

- se non ritenga opportuno assumere iniziative normative volte a introdurre regole di sorveglianza mirate nei confronti delle società finanziarie e dei mediatori creditizi;

- se non ritenga opportuno diffondere messaggi di utilità sociale nelle ore di maggior ascolto televisivo, tramite i quali i cittadini vengano resi edotti sul livello dei tassi sostenibili e sugli strumenti di tutela a loro disposizione.