Risoluzione in Commissione Cultura dell'On. Alessandro Pagano

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

La Commissione VII,

premesso che:

gli Istituti Tecnici Industriali Statali ad indirizzo Minerario esistenti in Italia (siti rispettivamente in Agordo, Caltanissetta, Iglesias, Massa Marittima e Domodossola) vantano una tradizione secolare e che la validità del titolo di studio è confermata sia dal fatto che al termine del solo anno scolastico 2007-08 tali Istituti hanno formato e contribuito ad immettere nel mercato del lavoro Periti minerari nell’ordine delle settemila unità, sia dal fatto che annualmente numerosi candidati in possesso del titolo di laurea in Scienze Geologiche chiedano di sostenere l’esame di Stato finale in qualità di candidati privatisti esterni;

che i succitati Istituti non si limitano solamente a curare il percorso educativo e formativo degli studenti iscritti, ma che sono concretamente impegnati nel supportare l’inserimento nel mondo del lavoro dei neo-diplomati, attraverso attività di placement e di organizzazione a titolo gratuito di corsi di approfondimento, specializzazione e aggiornamento;

che gli ITIM svolgono un ruolo decisivo nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio di storia e tradizione mineraria attraverso la direzione dei musei mineralogici e paleontologici di Caltanissetta e Agordo, che insieme raccolgono oltre 7500 campioni di minerali e rocce provenienti da tutto il mondo, e dai musei e dalla galleria didattica - sperimentale di Iglesias;

che il 28 maggio 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato due regolamenti predisposti dal Ministro dell’Istruzione mirati a riformare il percorso dell’istruzione tecnica nelle scuole secondarie di secondo grado e che includono un’ipotesi di confluenza dell’attuale indirizzo geo-minerario nell’indirizzo chimico, la cui attuazione è prevista per l’anno scolastico 2010-11;

che l’analisi delle discipline attualmente facenti parte del percorso formativo degli Istituti Tecnici Industriali Statali a indirizzo Minerario suggerisce una incompatibilità curriculare assoluta tra l’indirizzo minerario e l’indirizzo chimico;

che tale confluenza rischia pertanto di porre fine alla secolare e illustre tradizione delle Scuole Minerarie italiane e di influire negativamente sulle competenze in uscita degli alunni diplomati, determinando conseguenze negative sul mercato del lavoro;

che gli eventi dell’ultimo periodo hanno chiaramente evidenziato che in Italia esistono problematiche serie collegate al dissesto idrogeologico che rendono necessaria la cura di figure professionali seriamente specializzate nelle scienze della terra;

impegna il Governo a valutare l’opportunità di intervenire sulla summenzionata proposta di riforma prevedendo una confluenza della specializzazione mineraria nell’ambito del più compatibile indirizzo "Costruzione Ambiente e Territorio", ex Istituto Tecnico per Geometri (in particolare nelle sottosezioni "georisorse", "costruzioni in sottosuolo" e "controllo del rischio idrogeologico");

a valutare l’opportunità di intraprendere tutte le misure rientranti nelle proprie competenze al fine di valorizzare come eccellenze gli Istituti Tecnici Industriali Statali a indirizzo Minerario.

On. FRASSINETTI - On. PAGANO - On. PANIZ - On. ZACCHERA - On. GOISIS - On. PILI - On. FAENZI - On. BARANI - On. DE LUCA - On. MARINELLO - On. MIGLIORI - On. MURGIA - On. PIANETTA - On. VELLA