Il Programma politico per il Governo della Sanità Siciliana

L'azione politica ha avuto come obiettivo la riqualificazione dell'offerta dei servizi per la salute dei cittadini e il contenimento della spesa sanitaria entro i limiti delle risorse disponibili.

Il programma politico all'Assessorato Sanità si è sviluppato lungo azioni strategiche per il recupero/ creazione/ sviluppo di competitività del sistema sanitario siciliano rispetto ai sistemi sanitari terzi.

Le modalità operative e le linee di azione sono state finalizzate al miglioramento del livello quanti\qualitativo delle prestazioni sanitarie fornite dal Servizio Sanitario Regionale per le attività per cui la Sicilia risultava essere maggiormente carente.

La scarsità delle risorse ha imposto una rideterminazione dei livelli minimi uniformi di prestazioni (si ricorda che i livelli essenziali delle prestazioni "LEA" hanno sostituito i Livelli uniformi di assistenza sanitaria "LUAS" del 1996 ndr) in relazione alle risorse disponibili. La spesa sanitaria prevista superava le risorse disponibili e pertanto era necessario effettuare una opera di contenimento della spesa attraverso azioni volte al recupero di risorse finanziarie senza penalizzare le strutture e le attività ritenute strategiche.

In particolare furono necessarie azioni di contenimento delle spese su:

E’ stato necessario introdurre meccanismi di contenimento della Spesa Ospedaliera e di potenziamento delle strutture e delle Attività strategicamente rilevanti. Inoltre la legge Finanziaria riconduceva entro determinati parametri il numero massimo di ricoveri che la Regione poteva effettuare nel 1997, pari n. 160 Ricoveri per 1.000 abitanti a fronte di un indice di ospedalizzazione di circa 210 ricoveri per 1.000 .

In sintesi l’attività ospedaliera sanitaria siciliana nel 1996 era così caratterizzata:

In particolare sono state potenziate, le strutture che erogavano prestazioni di maggiore complessità e che potevano garantire le prestazioni di maggiore rilevanza. Per la realizzazione di ciò è stato necessario finanziare le attività e/o strutture strategiche per il nostro sistema sanitario e Conseguentemente sono stati posti in essere interventi per ricondurre entro i limiti sopra evidenziati il numero dei ricoveri.

La notevole incidenza dei ricoveri "impropri", ossia di quei ricoveri trattabili con un’adeguata assistenza domiciliare e/o territoriale era causata , tra l’altro dall’inesistenza di una efficace rete assistenziale domiciliare e semidomiciliare integrata. Le azioni di contenimento della spesa, pertanto, furono orientate non tanto al taglio indiscriminato dei fondi bensì all’ottimizzazione dell’impiego degli stessi.

Conseguentemente è stato avviato il percorso per la realizzazione degli interventi sulle strutture alternative al ricovero ospedaliero, quali, per esempio, le residenze sanitarie assistite (RSA) e il potenziamento dei poliambulatori, anche attraverso l’utilizzo delle risorse già esistenti. In termini più particolari con la riconversione dei presidi ospedalieri è stato possibile programmare la costruzione di centri territoriali per la prevenzione, la riabilitazione, la convalescenza e il primo soccorso, vedasi ad esempio il piano di riordino della rete ospedaliera.

Altri interventi hanno riguardato la creazione di "Centri di Eccellenza" capaci di offrire prestazioni di elevata qualità, integrate con il sistema sanitario regionale. La politica di valorizzazione delle Eccellenze Siciliane ha avuto come primo obiettivo la riduzione del numero dei pazienti che sono costretti a ricorre alle strutture sanitarie di altre regioni. Il secondo obbiettivo era quello di creare una rete per le alte specialità, attraverso la promozione del processo di internazionalizzazione della sanità siciliana volta, anche, ad acquisire i pazienti provenienti dal bacino del mediterraneo. Si rinvia a quanto scritto nel proseguo per l’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti le Terapie ad alta Specializzazione).

Â