Il primo protocollo d’intesa con le Università degli Studi di Catania, Palermo e Messina e l'organizzazione dei corsi di diploma universitari

Per la prima volta nella nostra regione, si è realizzato un accordo per il miglioramento in termini di efficienza e funzionalità dei rapporti tra ll'Università e la Regione nel Sistema Sanitario Regionale

Con il protocollo, per la prima volta nella nostra regione, si è posto in essere il miglioramento in termini di efficienza e funzionalità dei rapporti tra ll'Università e la Regione nel Sistema Sanitario Regionale. Con il protocollo vengono regolamentati:

a) L'apporto delle Università alle attività assistenziali per i ricoveri ospedalieri e per le prestazioni specialistiche del Servizio Sanitario Regionale.

In particolare la dirigenza universitaria per la parte "assistenziale" è sottoposta alle medesime verifiche stabilite per la dirigenza ospedaliera (raggiungimento di obiettivi aziendali e assunzione di responsabilità gestionali).

b) La formazione specialistica dei medici e delle altre figure al fine di soddisfare le specifiche esigenze del Servizio Sanitario Regionale.

In particolare vengono definite su base annuale le varie programmazioni (definizione del fabbisogno formativo di specializzandi e coinvolgimento dei Presidi Ospedalieri nell'attività delle scuole di specializzazione)

e) La formazione degli operatori di area non medica.

In particolare vendono definiti il fabbisogno formativo e il numero dei posti da attivare, i criteri di affidamenti degli assegnamenti, i requisiti per l'accreditamento delle strutture didattiche che dovranno essere sede di formazione, gli oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale e delle Università.

Per quanto riguarda i Diplomi universitari si segnala che la redazione del protocollo è stata preceduta da un inteso lavoro di analisi svolta da una Commissione, istituita, D.A. 21164 del 10/01/97, composta dall'Assessore alla Sanità, dai Presidi delle Facoltà di Medina delle tre Università siciliane, da un Dirigente Statistico, da quattro Ispettori Sanitari, da un Dirigente Amministrativo, dal Direttore della Scuola Infermieri Professionali. I lavori della Commissione hanno riguardato:

a) le figure di Area Non Medica in esubero sul territorio regionale;

b) le figure di Area Non Medica carenti sul territorio regionale;

c) il numero di unità operative di Area Non Medica da formare ogni anno presso le scuole didattiche

d) le strutture didattiche che possono essere provvisoriamente accreditate come sedi di formazione.

e) II numero di specializzati di area medica tenuto conto delle linee e degli indirizzi di programmazione sanitaria, da formare annualmente per ogni singola branca medicochirurgica.