Dopo crisi/Tremonti: abbiamo la liquidità

L’Italia completa il suo piano anti-crisi in linea con quanto deciso a Parigi dai capi di stato e di Governo dell’Eurozona. A differenza di altri paesi non ci sono cifre che misurano l’entità dell’intervento: "oggi non è necessario predeterminare gli importi", sottolinea il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. E, ricordando l’espressione usata dopo la riforma protestante in Europa, aggiunge: "cuius regio, eius religio", ovvero l’obbligo del suddito di uniformarsi alla religione del suo stato.

Si tratta, in ogni caso, di misure destinate in primo luogo a ridare liquidità ad un mercato del credito inaridito dal ciclone mutui. A disposizione di banche e mercati "metteremo quanto sarà necessario", si limita perciò a dire Tremonti, illustrando il provvedimento licenziato dall’esecutivo.

Insieme con le misure già adottate in questo periodo di crisi si punta, a ridare, oltre alla stabilità e alla fiducia, anche la liquidità necessaria al sistema per sostenere l’economia reale. Sulla liquidità Via Nazionale favorirà il rifinanziamento delle banche nella prospettiva di vedere il tasso Euribor, che misura l’andamento del mercato interbancario, scendere sotto il 5%, anche in considerazione della decisione della Bce di garantire liquidità illimitata mantenendo il saggio al 3,75%. In più il pacchetto minimo per gli swap interbancari passerà da un milione a 500 mila euro.

In sostanza il testo approvato dal Consiglio dei ministri prevede:

  • Possibile scambio titoli di stato: il ministero dell’Economia è autorizzato ad effettuare operazioni di scambio temporanee tra titoli di Stato e strumenti di debito delle banche italiane. Gli oneri a carico delle banche per tali operazioni sono stabiliti sulla base delle prevalenti condizioni di mercato. Il Tesoro può anche rilasciare, sempre a condizioni di mercato, la garanzia dello Stato su operazioni di prestito titoli stipulate da banche italiane con soggetti privati anche non bancari".
  • Garanzie su nuovi bond per 5 anni. Per consentire il reperimento di fondi sul mercato viene prevista garanzia statale sulle nuove passività delle banche italiane con durata fino a 5 anni emesse entro il 31 dicembre 2009. La garanzia è concessa a condizioni di mercato e richiede la valutazione della Banca d’Italia sulla base di criteri analoghi a quelli previsti in caso di aumento di capitale".
  • Intervento su banche fino a commissariamento. Il ministro tra l’altro precisa che sono stati adottati meccanismi che comunque favoriscono comunque il mercato.
  • Ridotta soglia minima pacchetto per il rifinanziamento interbancario da un milione a 500 mila euro.
  • Da giovedì attivate nuove operazioni di scambio temporaneo di titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia con attività detenute dalle banche italiane. Le operazioni sono rinnovabili e avranno durata di un mese e verranno remunerate da una commissione dell’1% su base annua. Le attività cedute dalle banche potranno essere strumenti di debito, in diverse valute, con rating anche inferiore a quello dei titoli stanziabili per le operazioni con la Bce. Verranno effettuate due volte a settimana per un importo che potrà raggiungere 40 miliardi di euro.