Venerdì 07 Marzo 2008 09:44
Non si può che condividere Famiglia Cristiana quando osserva che "gli elettori cattolici del Pdl hanno il diritto di sapere che cosa pensano i propri candidati su aborto, testamento biologico, coppie di fatto". Permetta però il settimanale dei Paolini due precisazioni:
1) non sono soltanto gli elettori "cattolici del Pdl" che hanno questo diritto, ma tutti gli elettori, anche quelli che non fanno riferimento a una confessione religiosa, trattandosi di questioni che richiamano dati di realtà e di natura;
2) per una volta questo diritto trova immediata soddisfazione, sol che si scorra il programma elettorale del Pdl: "quoziente familiare" (p. 10), "rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati per garantire alternative all'aborto per la donna in difficoltà " (p. 13), "parità di scelta fra scuola pubblica e scuola privata" (p. 12), "esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all'eutanasia" (p. 13).
L'assunzione degli impegni è chiara, formale, sottoscritta. Di più; venerdì prossimo, 7 marzo, il Pdl li renderà ancora più espliciti, con la manifestazione che sta promuovendo a Roma, nell'auditorium di via della Conciliazione, con la partecipazione di Giuliano Ferrara, Eugenia Roccella, M. Luisa Di Pietro (presidente di Scienza & vita), Paola Soave (vicepresidente del Forum delle associazioni familiari), Mario Mauro (vicepresidente del Parlamento europeo), Barbara Saltamartini, Sandro Bondi e Gianfranco Fini.
Alfredo Mantovano