La campagna no-ogm è contro il bene comune, minaccia l’innovazione e il progresso degli italiani

"La campagna no-ogm organizzata da Mario Capanna è contraria al bene comune all’innovazione ed al progresso del popolo italiano" Lo ha detto Antonio Gaspari, presidente del movimento Cristiani per l’Ambiente (www.cristianiambiente.org) in preparazione dell’incontro, organizzato da Sagri, "Liberi con OGM" tra scienziati, ricercatori e agricoltori che si è svolta ieri a Roma martedì 13 novembre presso l’Hotel Nazionale.

Il Presidente dei Cristiani per l’Ambiente ha ricordato che "Venticinque premi nobel, tutte le accademie delle scienze del mondo, rapporti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della FAO, dell’Unione Europea, della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia pro Vita, hanno indicato le piante geneticamente modificate come una nuova rivoluzione verde che può aiutare a combattere fame e povertà".

"Con argomentazione pretestuose – ha precisato Gaspari – in Italia vige un regime dittatoriale che sta negando agli scienziati di svolgere la ricerca in campo, agli agricoltori di utilizzare le sementi migliori ed alla gente di scegliere liberamente quali prodotti consumare".

"La politica di opposizione agli OGM – ha detto il Presidente dei Cristiani per l’Ambiente – sta costando molto cara agli italiani, i quali pagano prezzi altissimi per i prodotti alimentari.

Tenere alti i prezzi impedendo l’introduzione delle sementi e delle piante GM, è contrario al bene comune ed al progresso economico, scientifico e civile delle genti".

"Da quando in qua aumentare i prezzi è una politica giusta?" ha chiesto Gaspari ed ha aggiunto

"Come spiegato e ribadito in uno studio della FAO appena pubblicato da le Scienze (novembre 2007), le coltivazioni di piante GM stanno migliorando la produzione, incrementando le rese, innalzando la qualità dei prodotti, riducendo l'uso dei pesticidi, abbassando i prezzi delle derrate alimentari, aumentando i benefici economici e ambientali soprattutto per agricoltori e consumatori".