ZELENSKY: "PRONTI A LAVORARE PER LA PACE SOTTO LA FORTE LEADERSHIP DI TRUMP".

(È BASTATO CHE TRUMP IERI GLI CHIUDESSE I RUBINETTI DI ARMI E SOLDI CHE IL GUITTO CAMBIASSE IDEA).

Test: tra i sorrisi di Biden con guerre a seguire, e la dura concretezza di Trump con pace a seguire, che scegliere???

Se si è uomini di buona volontà, la risposta è semplice, ma se dentro il cuore, si è guerrafondai, la risposta è altrettanto semplice.

Zelensky: “Nessuno di noi vuole una guerra senza fine. L'Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative (…). Il mio team e io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura.

Siamo pronti a lavorare velocemente per porre fine alla guerra (…).

Il nostro incontro a Washington, alla Casa Bianca di venerdì, non è andato come avrebbe dovuto. È deplorevole che sia successo in questo modo. Ma è tempo di sistemare le cose”.

E ieri la notizia che addirittura anche il parlamento ucraino ha accolto con favore la marcia indietro di Zelensky.

Fate caso a una cosa: ormai questa storia di Zelensky “bullizzato” da Trump ha abbandonato il dibattito pubblico.

Forse perché i globalisti-liberal-dem-filo UE hanno rimediato l'ennesima figuraccia e non sanno come uscirne?

Anzi, senza forse.

Oggi Catone direbbe: “UE DELENDA EST”.