Domenica, 13 Luglio 2025


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L’attacco di Israele all’Iran potrebbe essere la porta di una guerra mondiale nucleare contro i BRICS?

 

 

 

 

 

 

 

 

L’attacco di Israele all’Iran potrebbe essere la porta di una guerra mondiale nucleare contro i BRICS?


È una analisi seria che va studiata:

I BRICS sono l’altra parte del mondo economico e militare (24 paesi, quasi il 40% del pil mondiale, 65% della popolazione mondiale).

Tra i paesi componenti ci sono l’Iran e la Russia (grandi produttori di petrolio) da un lato, la Cina e l’India dall’altro (grandi consumatori di petrolio, quest’ultima fra l’altro sta costruendo in partnership con Russia e Iran, l’infrastruttura logistica ed energetica più strategica dell’intera Asia).

Israele che vuol distruggere Iran, non lo fa per nobili motivi (figurarsi!), Netanyahu si presterebbe perfettamente perché i suoi piani espansionistici sono senza limiti.

Il desiderio della leadership israeliana è infatti quello di realizzare un “impero sionista” che va dal Nilo all’Eufrate e che la leadership israeliana ha già denominato “grande Israele”.

Come scrive Andrea Zhok, professore di filosofia morale all’università di Milano, gli israeliani sono scatenati.

Non si ricorda esperienza politica mondiale nella storia degli ultimi 500 anni in cui, ai massimi livelli, si siano combinati 1) presunta supremazia ideologica di tipo etnico derivante da un’interpretazione messianica dei libri sacri, 2) totale disprezzo per la vita umana altrui, 3) totale indifferenza per il diritto internazionale, 4) accesso illimitato di hi tech nel settore bellico, 5) ambizione imperiale planetaria, 6) risorse finanziarie infinite detenute dal turbo capitalismo ebraico che controlla la tecno finanza e che condiziona potentati e Stati, 7) intelligence di altissimo profilo e altrettanta spregiudicatezza.

Paradossalmente nanche la Germania nazista aveva tutti questi asset.

Fatto sta che Teheran oggi si sente defraudata perché la diplomazia a cui si erano affidati per un accordo strategico con gli USA, è stata usata contro di loro.

A conti fatti, tutti i leader militari e diplomatici iraniani (Alì Shamkhani soprattutto, vero uomo chiave dell’apparato di intelligence e dei negoziati in sede ONU) sono stati fatti fuori la scorsa notte.

Questa cosa ha fatto capire loro che nessuna via diplomatica è più perseguibile con israeliani e occidentali, perché giudicati inaffidabili.

In una logica di negoziato di pace infatti con Usa e Israele, gli iraniani si erano volutamente  dimenticati di tutti gli attentati subiti in anni precedenti e hanno fatto vedere lo stato di avanzamento dei loro siti nucleari, nonchè fatto conoscere tutti i loro leader, con la conseguenza che quasi tutto è stato spazzato via e i loro capi ammazzati brutalmente

A riprova che sono molto arrabbiati, vi è il loro unico messaggio ufficiale: “non abbiamo iniziato noi questa guerra, ma adesso sarà l’Iran a decidere come finirà”, visto che la maggioranza dell’arsenale balistico è immagazzinato in tunnel sotterranei molto profondi, e che a quanto pare sono rimasti tutti intonsi.

A questo punto le possibilità sono tre:

1) o il mondo ferma Israele, vera minaccia per la pace mondiale (ipotesi remota la leadership israeliana è diventata a dir poco psicopatica),

2) o l’Iran dovrà capitolare (ma se capitola l’Iran, praticamente l’economia dei Brics salta),

3) o l’Iran assemblerà una bomba nucleare in pochissimo tempo e la userà, con conseguente reazione di armi nucleari israeliane.

A questo bisogna aggiungere che gli USA non si possono permettere un altro conflitto aperto e che certamente Trump non ama Netaniahu, in quanto lo considera un portatore seriale di guai.

Gran brutta faccenda !

Regina pacis, ora pro nobis !

 

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