Anno 2025
Non vediamo l’ora di andare a fare campagna elettorale sul referendum della giustizia.
Non vediamo l’ora di andare a fare campagna elettorale sul referendum della giustizia.
Martedì 28 Ottobre 2025 17:58
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Ormai la legge di riforma si appresta a tagliare il traguardo (dicembre 2025) dopo di che, come da Costituzione, se non c’è una maggioranza qualificata di 2/3 del parlamento (e per fortuna non ci sarà) bisognerà indire un referendum confermativo da parte della popolazione.
Perché dico “per fortuna la maggioranza non sarà qualificata” perché così il popolo si esprimerà sulla legge più importante dal 1991.
Il popolo deve dire la sua così certi magistrati politicizzati non accuseranno la politica di aver limitato i loro assurdi strapoteri contro la gente.
Spiego meglio copiando e incollando l’articolo di oggi su Libero di Storace:
“Altro che referendum, caro Parodi (presidente Associazione Nazionale Magistrati, ndr), è la politicizzazione della magistratura il vero problema su cui non volete ragionare, (…) non volete tollerare di perdere privilegi di casta.
Di qui la lotta, trentennale, alla politica che reclama GIUSTIZIA PER TUTTI E NON DI PARTE.
Ma Parodi e i suoi seguaci fingono di non capirlo e ignorano la gravità del tempo che passa tra un'accusa e l'altra, per le vittime di un sistema giudiziario che non va.
Del resto, non una parola su mille innocenti l'anno sbattuti in cella.
Trentamila arrestati in 30 anni senza mai un giudizio di colpevolezza, nemmeno a posteriori.
E ovviamente non un solo magistrato chiamato a pagare.
Di fronte a tutto questo, mai un mea culpa da parte dell'Anm, ma sempre e solo un'autodifesa senza alcun senso logico e voglie di rivincita contro quei pochi politici coraggiosi, indifferenti rispetto al pericolo di incappare nelle grinfie togate.
Tutto questo non può più essere più tollerato dai cittadini.
E per questo quei magistrati temono il referendum popolare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(Francesco Storace, LIBERO, pag. 14)





