Interventi/Conferenze
Anno 2008
La riforma del Sistema Sanitario regionale


La riforma del Sistema Sanitario regionale
Sabato 25 Ottobre 2008 16:08
Convegno su: La riforma del Sistema Sanitario regionale
Gli interventi e le relazioni:
- Introduzione: On.le Alessandro Pagano: ... Le riforme sono necessarie
- On.le Raimondo Torregrossa: ... "costruire una Sanità a misura d'uomo"
- On.le Alessandro Pagano: ... "ci vogliono investimenti mirati" HYPERLINK "http://video.google.it/videoplay?docid=-9068299817151116881&hl=it"Ass.re Massimo Russo: ... "Regole, Risultati, Rigore e Responsabilità"Ass.re Massimo Russo: ... "nelle Regole vi è la sintesi del Bene comune"
- Conclusioni: On.le Alessandro Pagano: ... La normalità dell'eccellenza
Sintesi dell'intervento dell'On.le Alessandro Pagano
- Le diminuzioni di posti letto è una necessità purchè aumentino le lunghe degenze.
- I ricoveri impropri sono una vergogna di questa regione, ma la verità e che la Regione questi guai se li è voluti perchè non ha mai attivato meccanismi seri di controllo. Questa è ormai una spesa clientelare-assistenzialistica. Vi cito l’esempio di un paziente ricoverato in una nostra struttura ospedaliera regionale e le prestazioni sanitarie che gli ha erogato il reparto. Questo paziente è costato alla Regione 3.000 euro (600 euro x 5 giorni), non è stato operato e in qualsiasi altro ospedale del mondo queste prestazioni potevano essere fatte tutte in una giornata. E questo in Sicilia accade spesso e dovunque.
- 1° giorno: prelievo;
- 2° giorno: ecocolordoppler;
- 3° giorno: potenziali evocati;
- 4° giorno: puntura lombare;
- 5° giorno: dimissioni.
- Assurdo concentrare, come alcune tesi sostengono, gli interventi chirurgici ad alto DRG superiori a 2.5 di peso presso i 2 centri ARNAS di Palermo (Civico) e Catania (Garibaldi). Vogliamo proprio creare viaggi della speranza con disservizi e disagi ai pazienti, quando in provincia invece ci sono professionalità prestigiose che realizzano interventi qualificatissimi e con DRG anche superiori a 3 o 4 di peso?
- Assurdo voler riformare un modello sanitario gestionale organizzativo quando i sistemi di remunerazione consentono imbrogli.Il problema sarà pure organizzativo ma soprattutto è di legalità e pertanto urgono nuove regole. Per esempio: un intervento al menisco è remunerato più di uno alla giugulare. Ma con il primo il ricovero dura in media un giorno. Il secondo intervento necessita invece di quattro giorni
- Primari di divisioni chirurgiche sono stati esplicitamente invitati,dalle dirigenze, (con le buone o con le cattive) a ridurre gli interventi operatori pur di abbattere i costi. Ora Santa ignoranza, gli interventi finora non effettuati sono stati dirottati fuori Regione, con doppio aggravio di costi del personale non utilizzato razionalmente e con pagamento di DRG più alti ad altre regioni.La prova? Al Sant’Elia le perdite sono aumentate del 10,8% .(vedi La Sicilia del 25-10-08).
- Non servono più Pronto Soccorsi inadeguati come quello di San Cataldo o Niscemi, ma non si può chiudere San Cataldo o Niscemi se prima non verrà creato un mega pronto soccorso medico e chirurgico su CL e Gela.- Urge una convenzione fra USL e A.O. per inserire nei Pronto Soccorso una Guardia Medica che si occupi di codici bianchi e verdi.
- La spesa convenzionata esterna a CT è il triplo di quelle di CL. Alcuni esempi:
- 28 E pro capite a CL
- 84 E pro capite a CT
- 86 E pro capite a ME
- 82 E pro capite a PA
- Non è possibile che RM, TAC, diagnostica di laboratorio ad alta "tecnologia" devono essere esaminate fuori provincia.
- C’è un motivo: i budget a CL vengono attribuiti su basi storiche; quando prima la diagnostica era inesistente. SOLUZIONE: attribuire un budget sulla media PRO CAPITE.
- Vogliamo essere garantiti sulle conquiste di questa provincia e sulla buona sanità che abbiamo, la fiducia verso l’ospedale Sant’Elia è tale che oggi Agrigento ed Enna si riversano su Caltanissetta Le cose già conquistate devono essere:
- La radioterapia a San Cataldo e Gela.
- La chirurgia oncologica al Sant’Elia.
- Le esigenze prossime indifferibili:
- Presenza di un Anestesista e di un Cardiologo al D.E.A. (h/24) al fine di assicurare le manovre di rianimazione cardio-polmonare in tempo reale: intubazione e/o tracheotomia d’urgenza, defibrillazione, ventilazione, accesso venoso centrale, ecc….
- Istituzione di pronto Soccorso "medico" e "chirurgico" per coordinare competenze specifiche con riduzione dei ricoveri improprio e miglioramento dell’ "appropriatezza" del reparto di destinazione.
- Attivazione delle guardie mediche(h/24) nelle singole unità operative e servizi.
- Istituzione della dirigenza di 2° livello dell’Emodinamica per garantire la gestione ottimale della cardiopatia ischemica, evitare trasferimenti, ridurre la mortalità, migliorare la prognosi.
- Neurorianimazione per decongestionare la terapia intensiva generale e ridurre la mortalità post operatoria.
- Unità di terapia Semi Intensiva Respiratoria per applicare procedure di ventilazione meccanica non invasiva di pazienti critici, evitandone spesso l’intubazione, con vantaggi sulla prognosi, sui tempi medi di degenza e i costi del ricovero.
- Unità di Radiologia Interventistica per consentire di effettuare procedure diagnostiche e terapeutiche per patologie gravi del distretto vascolare sistemico e polmonare, procedure stereotassiche, in stretta collaborazione con la Chirurgia Vascolare e Neurochirurgia.
- Unità di Radiologia d’urgenza per definire un canale preferenziale della diagnostica nelle patologie che afferiscono al DEA, senza interrompere l’attività ordinaria interna.
- Unità Stroke: per curare pazienti con ictus cerebrale acuto in stato di criticità, migliorando il grado di assistenza, il monitoraggio, la terapia e la prognosi.
- Unità di Chirurgia semplice Toracica per affiancare la chirurgia generale nella terapia delle malattie toracico-polmonari e nelle procedure d’urgenza per i traumi, evitando trasferimenti.
- Riabilitazione " post-critica" precoce per valutare e recuperare i deficit neuro-motori dopo interventi o traumi maggiori, riducendo la disabilità ad integrazione del trattamento d’ urgenza.
- Istituzione del Dipartimento di Oncologia e potenziamento dell’Unità di Ematologia per soddisfare le tante richieste dei pazienti che richiedono trattamenti integrati di chirurgia, radioterapia e chemioterapia (in collaborazione con la medicina territoriale).
- Potenziamento del servizio di Anatomia Patologica per implementare in tempi brevi la consegna dei referti.
- Istituzione di un "servizio" di guardia medica (in collaborazione con la medicina territoriale) all’interno dei locali della DEA per decongestionare l’emergenza dai "codici bianchi".
- Adeguamento strutturale dell’Unità operativa di Malattie Infettive.
- Conclusioni:
- Troppi medici sono infedeli allea loro missione.
- Etica della Responsabilita’. Dov’è finita?
- Perché i Policlinici non fanno RICERCA? In compenso Policlinico Palermo ha 10 referenti chirurgia, Messina ne ha 11.
- I nuclei di valutazione per licenziare gli inetti e premiare i bravi dove sono???
- Il 118 con i costi supera tra i 90 e i 150 milioni di euro rispetto al Piemonte, resterà così??
- Le A.D.I. perché non partono?
- Gli Hospice perché solo 2 in Sicilia?
- I controlli sulla qualità chi le farà?
Del surplus di personale perché non fare un servizio infettivo per le verifiche 365 giorni l’anno?