

Vademecum per colori, materiali e interventi urbanistici nei centri storici dell'Isola
Giovedì 02 Marzo 2006 10:15
(Tratto da "Giornale di Sicilia") - Pagano presenta il piano che qualifica l'ambiente
PALERMO. Dai pali della luce, agli antiestetici serbatoi dell'acqua, alla giungla delle antenne paraboli-che e delle insegne pubblicitarie. Ma anche strade, arredo urbano, fabbriche dismesse, edifici già esistenti e soprattutto nuova architettura di qualità. Parola d'ordine: buon senso e buon gusto. Tutto compreso nelle linee guida del "Piano di riqualificazione territoriale della Sicilia".
Un malloppo di 450 pagine, redatto dal Centro regionale per la progettazione e il restauro, braccio tecnico dell'assessorato ai Beni culturali, presentato ieri mattina, a palazzo dei Normanni.
Un lavoro certosino, iniziato nel 2002, con l'idea del piano del colore e poi diventato sempre più ambizioso. Di pari passo con il disegno di legge sui beni paesaggistici e la progettazione di qualità, attualmente all'esame dell'Assemblea, approntato da un'equipe costituita tra gli altri, da Roberto Garufi, Alessandro Italia, Giovanna Pantaleone e Aurelio Pes.
Individuate sei aree di interventi e 21 categorie di progetti.
Il volume-guida è rivolto ai sindaci, ma anche alle Province e alle Soprintendenze. Al momento avrà solo una funzione propositiva, come ha spiegato il presidente Totò Cuffaro, ma tra qualche giorno, quando sarà approvato il disegno di legge e verrà emanato anche il decreto attuativo dell'assessore Alessandro Pagano, per tutti i Comuni, diventerà un obbligo attenersi alle prescrizioni della Regione.
Lì gli enti locali dovranno attivarsi con propri piani dettagliati, che fissino regole certe per i colori dei prospetti, per i materiali da usare, per la collocazione di impianti e accessori pubblici, per il recupero dei centri storici e delle periferie degradate. Previsti anche incentivi ai Comuni, con risorse finanziarie, per promuovere concorsi di progettazione, per valorizzare l'architettura contemporanea nell'isola.
"Un salto di qualità a livello internazionale", vola alto Cuffaro. "E la prima Regione che ha avuto la voglia e il coraggio di scrutare il territorio e stabilire regole certe che presto bisognerà far rispettare. Tutti i Comuni saranno obbligati a farlo".
Tra gli amministratori presenti ieri mattina, in molti però hanno storto il naso per i 25 euro da pagare per l'acquisto del volume, ma si sa, son tempi magri.
Eleonora Iannelli