Giornata del Ringraziamento della Coldiretti
Domenica 07 Dicembre 2008 15:59
In occasione della Giornata di Ringraziamento della coldiretti, il Direttore Spirituale della stessa Rev. Padre Angelo Gallo e il Presidente Provinciale Dott. Calogero Parrinello ci hanno fatto avere questo contributo, con preghiera di pubblicazione, che ben volentieri accogliamo
Intervento di Padre Angelo Gallo
Ecc. Rev.ma Mons. Mario Russotto, On. Alessandro Pagano, Signor Sindaco di Mussomeli, Rev.mo Arciprete Don Alfonso Incardona, componenti della Coldiretti Provinciale.
I. Come ogni anno, oggi 07 dicembre 2008, stiamo celebrando la Giornata Provinciale del Ringraziamento, con qualche settimana di ritardo, a Mussomeli, privilegiando l’ambiente di questo territorio come si è fatto, lo scorso anno, con quello di Gela sotto l’indicazione della Coldiretti Nazionale che vuole così:
- valorizzare le maestranze locali;
- conoscere, apprezzare e fare apprezzare i prodotti locali;
- portare l’azione promozionale, la cultura e i servizi della Coldiretti sul Territorio;
- rivalutare i valori, i costumi e le tradizioni popolari civili e religiose che la vita rurale ha avuto da sempre nei confronti di DIO, della natura e dei frutti della terra, quali:
- la Gratitudine "Dio & grande e compie meraviglie",
- la Generosità "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date"
- la Condivisione "ho avuto fame e mi avete dato da mangiare"
- la Speranza nella Divina Provvidenza" Apri la Tua mano Signore e rinnovi e fecondi la faccia della Terra
- la Gioia di vivere e ricominciare sempre da capo perché il contadino come profetizza la sagra scrittura, " anche se nell’andare se ne va e piange" poi ritornerà nella gioia portando i suoi covoni e il suo raccolto" che lo farà gioire, ballare, cantare e ringraziare colui che gli ha detto: " ti affido la Terra e quanto essa contiene: seminala, coltivala, governala e fanne un giardino per la tua gioia".
II. Purtroppo però costatiamo spesso:
- Ingratitudine per il dono ricevuto
- Ribellione alla Signoria di Dio
- Corruzione nei diversi campi:
- il crescente degrado ambientale;
- lo stravolgimento delle leggi della natura con conseguenti crisi atmosferiche, riduzione delle biodiversità, calamità varie e diminuizione delle risorse idriche;
- l’egoismo, la violenza, il consumismo esasperato ed esasperante le città inquinate, le campagne spopolate e sulle terre abbandonate i rovi e le spine, le frane e le alluvioni sempre più frequenti…….
Cresce sempre più in tutti il bisogno della SALVAGUARDIA DEL CREATO. Siamo soffocati da modelli di vita che non hanno rispetto di Dio, della natura, dell’uomo e delle regole morali. Tutto ciò rende il problema ecologico sempre più urgente, il problema antropologico sempre più di fronte a una minaccia incombente di distruzione e di autodistruzione e il problema economico ed alimentare sempre più critico e precario. Che fare?
- pregare, lavorare, ringraziare chiedere perdono, ma anche realizzare una conversione che innesti un processo di pace con Dio, con l’uomo, con la natura
- affrontare il problema delle grandi masse che emigrano in cerca del pane quotidiano
- finirla con lo sfruttamento delle persone e delle realtà più povere
- realizzare condizioni di vita sostenibili e responsabili per l’intero creato e per l’equilibrio economico ed alimentare tra le nazioni
- un modello di sviluppo che includa e solleciti la partecipazione e la responsabilità degli agricoltori
- uno sviluppo umano che ritorni alla semplicità, al rispetto, all’impegno e alla collaborazione per un maggiore equilibrio naturale, sociale e morale di tutte le persone e di tutta la persona; uno sviluppo che ritorni al riconoscimento e alla ubbidienza della Signoria di DIO per preparare " nuovi cieli e una terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia e la pace, la gioia e l’amore per una nuova umanità illuminata e guidata dal Signore stesso", cosi come insegna la parola di Dio nella 2^ lettura di oggi.
Intervento del Presidente Provinciale Coldiretti
Questa giornata di Ringraziamento che oggi celebriamo qui a Mussomeli, è quel momento particolare, che come organizzazione radicata sulla dottrina cristiana, dedichiamo per esprimere la nostra gratitudine a Dio creatore, e ringraziarLa con le nostre preghiere, per tutto ciò che ci da. Non sono parole di circostanza, ma espressione di ciò che vorremmo tutti sentissimo dentro ognuno di noi, non solo in questo momento, ma ogni giorno della nostra vita.
E’ importante ricordare a tutti noi, che la Coldiretti, guidata da questa dottrina cristiana, fa il suo percorso, senza prescindere da quelli che sono i veri valori etici e morali.
Il metodo da noi adottato, della concertazione, del dialogo, della proposta prima della protesta, di progetti non finalizzati all’esclusivo interesse di chi rappresentiamo, ma di chi sono anche i destinatari dei nostri prodotti, non sempre ci ha portato a risolvere tantissimi problemi che ci attanagliano e che spesso ci fanno soffrire, ma sicuramente alcuni ed importanti risultati li abbiamo ottenuti.
Purtroppo i problemi, eccetto alcuni, come quelli climatici ma non del tutto, sono frutto dell’invenzione dell’uomo guidato da una logica perversa, quasi sempre per il potere e il denaro. L’attuale crisi finanziaria ne è un esempio evidente, che niente ha a che fare con il mercato reale.
Oggi, i problemi più grossi e difficili che noi stiamo affrontando, sono quelli di garantire un mercato che possa dare a chi produce il giusto e se ben minimo riconoscimento economico per potere continuare a produrre e ai consumatori di potere acquistare liberamente e consapevolmente ciò che desiderano, senza inganno, senza rischio per la salute e a prezzi giusti e sostenibili. Dico giusti e sostenibili perché sappiamo che su un euro che paga il consumatore, mediamente solo 17 centesimi vanno al produttore, evidentemente nel breve o lungo passaggio dal produttore al consumatore c’è sicuramente qualcosa che non va.
I mercati di Campagna Amica al Km O o mercati contadini, la vendita diretta, sono iniziative che possono ridurre tantissimo questi problemi, ma nel contesto dell’intero mercato, possono incidere in percentuale sempre minima. Allora nasce un nuovo progetto che la Coldiretti ha presentato proprio questa settimana nell’incontro dei presidenti a Roma, che punta proprio a mettere le mani su questo problema in misura più consistente.
Bisogna intraprendere azioni forti per entrare il più possibile nella filiera ed esserne protagonisti, con l’obiettivo di creare una filiera tutta agricola e tutta italiana. Sarà un percorso lungo e difficile, chi ha forti interessi ed il potere economico nelle mani, farà di tutto per ostacolarci.
Noi di questo non ci dobbiamo scoraggiare, dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto e ad essere fiduciosi, se noi saremo con Dio, Dio sarà sempre con noi.