Testamento biologico, Mantovano: inammissibile un curatore per la morte
Martedì 11 Novembre 2008 17:29
L’Amministratore di sostegno è stato previsto dalla legge 6/2004 per dare assistenza ed aiuto – come recita testualmente la legge - alle "persone che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trovano nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi".
La legge consente dunque al giudice di nominare l’amministratore di sostegno solo dopo aver verificato che il "tutelando" già si trova in una condizione di disagio, e non per coloro che sono sani e capaci, sol perché potrebbero in futuro subire una menomazione. Né la legge permette che il decreto di nomina recepisca indicazioni volte a cagionare la morte della persona di cui l’amministratore deve invece tutelare la salute.
Il decreto emesso dal giudice tutelare di Modena costituisce un’ulteriore manifestazione della volontà di una parte della Magistratura di sostituirsi al Parlamento ed allo stesso Popolo Sovrano, introducendo in via surrettizia istituti estranei alla nostra legge ed alla nostra tradizione, quali l’eutanasia ed il testamento suicida. Certamente è necessaria una legge che recepisca, senza se e senza ma, il principio secondo cui la vita umana ha per tutta la sua durata un unico altissimo valore, che non può essere incrinato od appannato da alcun evento, benché drammatico e doloroso.
On. Alfredo Mantovano