

Manovra, Pagano (PDL): Trovare accordo su riduzione pressione fiscale e investimenti alle imprese
Martedì 30 Agosto 2011 17:14
“Il Paese rischierà seriamente di precipitare nel baratro di questa crisi economica epocale se la manovra definitiva si limiterà a prelevare dai patrimoni e redditi privati nell’illusione che il debito pubblico possa essere risanato ricorrendo a questi due fattori economici, già gravemente erosi dalla crisi, dalle perdite dei mercati azionari e obbligazionari e dall’elevata pressione fiscale”.
Ad affermarlo in una nota è l’On. Alessandro Pagano, componente della Commissione Finanze di Montecitorio. “Tale soluzione, infatti – prosegue l’esponente del PDL – creerà solo nuovo e più ingente debito pubblico dal momento che l’aumento del prelievo fiscale frenerà ulteriormente la ripresa economica su cui lo Stato dovrà intervenire con nuova spesa pubblica”.
“Un tragico paradosso del ‘serpente che si morde la coda’ – aggiunge Pagano – cui spetta a questo Governo e alla sua maggioranza porre fine, impiegando in maniera più efficiente ed efficace due tra le sue risorse migliori , cioè il risparmio e le medie imprese. La nuova manovra economica non potrà dunque prescindere dal prevedere una disposizione che consenta di convogliare parte del risparmio alle medie imprese trainanti, sane, le quali per crescere e creare nuovi posti di lavoro hanno bisogno di capitale”.
“Per finanziare dalle 30 alle 50mila imprese, fornendo risorse dal valore compreso tra 1 e 10 milioni di euro e creare così un indotto rilevante – conclude Pagano – occorrerà prelevare il 10% del risparmio liquido: un’alternativa razionale, confortata dai numeri e per nulla demagogica, sulla quale auspichiamo venga trovato un accordo al di là di conflitti e degli scontri che hanno caratterizzato la genesi della manovra. Solo con una tale forma di intelligente solidarietà potremmo chiedere agli italiani di essere pronti a sopportare dei sacrifici.”