

Crisi, Pagano (Pdl): Senza sviluppo e tagli razionali, Italia fuori da G8
Martedì 20 Settembre 2011 16:00
“La crisi economica che sta sconvolgendo l’intero mondo occidentale impone l’adozione di interventi e misure straordinarie che, in periodi di ‘relativa’ stabilità finanziaria e benessere economico, non si sarebbe avuto il coraggio di intraprendere”.
Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera e capogruppo in Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.
“Al punto cui siamo giunti, - prosegue l’esponente del Pdl – al quale hanno contribuito in maniera determinante anche gli sperperi e la degenerazione della ‘prima Repubblica’, non è più possibile rinviare alcune importanti riforme, essenziali per l’uscita dalla crisi e per dare un futuro e una speranza al Paese”.
“Tali riforme – chiarisce Pagano – si basano su due ordini d’intervento, riguardanti lo sviluppo e il contenimento della spesa pubblica”.
“La prima tipologia d’interventi – precisa – prevede, da una parte, l’introduzione di un maxi prestito obbligazionario che conferirà alle medie imprese il 10 per cento del risparmio liquido dei contribuenti, stimabile in circa 80-90 miliardi di euro, operazione che soddisferà certamente imprese e risparmiatori; dall’altra l’introduzione, nell’ambito della riforma fiscale, del cosiddetto ‘fattore famiglia’, allo scopo di destinare altri 15-20 miliardi di euro al welfare famigliare”.
“La seconda consiste, invece, in una serie di azioni finalizzate, piaccia o non piaccia a taluni partiti la riforma delle pensioni, a porre fine all’incredibile spesa sostenuta dallo Stato per mantenere in vita un sistema previdenziale inefficiente e dispendioso, nonché nel taglio dei costi di un apparato statale, regionale, provinciale e comunale, e dei loro enti collegati, improduttivo e inutilmente vasto”.
“Diversamente – chiosa –, altro che declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating, il nostro Paese rischia seriamente l’uscita dal G8!”.