

Fiat, Pagano (Pdl): Marchionne chiarisca decisioni gruppo
Martedì 04 Ottobre 2011 15:28
“Benché l’uscita da Confindustria del gruppo Fiat sia comprensibile, specie alla luce dell’ultimo accordo interconfederale che vanificherebbe l’attuazione dei piani di rilancio dell’economia previsti dall’accordo del 28 giugno e soprattutto dall’approvazione dell’articolo 8, tuttavia non possiamo che esprimere le nostre preoccupate riserve in merito alle decisioni del gruppo relative agli stabilimenti di Avellino e Termini Imerese”.
Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.
“Se da una parte – precisa l’esponente del Pdl – appare condivisibile il richiamo dell’A.d. Fiat, Sergio Marchionne, ad una ridefinizione dei rapporti industriali basata su flessibilità gestionale e maggiore certezza al fine di rendere competitive le imprese italiane in un mercato sempre più aggressivo, l’atteggiamento del gruppo nei confronti di realtà industriali come Avellino e Termini Imerese appare quantomeno ambiguo”.
“In particolare, - aggiunge - l’annuncio del Lingotto di attivare la procedura di mobilità nei confronti dei lavoratori dello stabilimento Irisbus in provincia di Avellino, nonostante la manifestazione d’interesse all’acquisto espressa da un gruppo di industriali cinesi, desta sconcerto insinuando non pochi dubbi sulla correttezza delle politiche industriali condotte da Fiat”.
“La decisione del Lingotto, infatti, appare unicamente dettata dall’intento di contrastare possibili concorrenti in Italia. Poiché sono in gioco il futuro e la sopravvivenza dei lavoratori e delle loro famiglie, nonché le sorti di una vasta area del Paese che a causa della mancanza di lavoro potrebbe diventare fonte di manovalanza per la criminalità organizzata, auspichiamo – conclude - che Marchionne faccia quanto prima chiarezza sul destino di questi importanti ed essenziali stabilimenti meridionali”.