“Benché sul contenuto definitivo del dl sviluppo circolino ancora versioni discordanti, le quali, tuttavia, non hanno mancato di scatenare accese polemiche, sarebbe quantomeno auspicabile evitare di sollevare inutili e fuorvianti ‘polveroni’ fondati su meri pregiudizi o veti strumentali”.

Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Il riferimento, in particolare, - prosegue Pagano - è diretto alla questione dell’introduzione di possibili condoni nel dl sviluppo.

Stupisce, infatti, l’automatismo dei cori d’indignazione sollevatisi non appena trapelata l’indiscrezione di stampa relativa all’eventualità d’inserimento di tale provvedimento”.

“E’ evidente, a questo punto, - conclude - di come si tratti di una reazione ‘ad orologeria’, dettata unicamente da esigenze politico-elettorali in quanto, ad oggi, non risultano ‘levate di scudi’ altrettanto convinte ed energiche nei confronti di uno strumento fiscale ampiamente diffuso e consolidato come il ‘ravvedimento operoso’, il quale consente di regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni”.