

L. elettorale, Pagano (Pdl): Dietro no Pd a preferenze, ragioni ‘occulte’
Lunedì 30 Luglio 2012 17:06
“Dopo il panico della scorsa settimana , l’odierna ‘tregua’ dei mercati non dispensa le forze politiche dal proseguire il confronto serrato in atto con il governo e tra gli stessi partiti per fare quanto i cittadini chiedono”.
E’ quanto afferma Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.
“La perdita di consenso dei partiti tradizionali, - spiega l’esponente del Pdl - conta tra le proprie cause proprio l’incapacità delle forze politiche di aver saputo dare risposta alle istanze degli elettori, tra cui quella di scegliere direttamente i propri rappresentanti perché facciano la ‘riforma delle riforme’: abbattere la spesa pubblica per ridurre la pressione fiscale e dare slancio all’economia. Diversamente dagli altri partiti, il Pdl è fortemente impegnato su questo fronte”.
“Tuttavia, di fronte alla ritrosia verso questi temi mostrata dal Pd, viene un duplice sospetto: che al partito di Bersani, contrario alla proposta del Pdl di introdurre le preferenze e il modello francese, interessi più andare alle elezioni con il Porcellum per sfruttarne tutti i vantaggi, mentre a qualche altro nel Palazzo che faccia comodo, servendosi dello stesso Pd, che i due maggiori partiti si scontrino su questa questione per giungere logorati alle elezioni, tenendoli però ben distanti dalle grandi questioni economiche ed europee”, conclude.