

Olimpiadi di Torino 2006, da oggi in mostra il ‘Giovinetto di Mozia’
Mercoledì 08 Febbraio 2006 17:37
TORINO – L’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della mostra "Eroi e atleti" nell’ambito delle manifestazioni culturali che accompagneranno da oggi le Olimpiadi di Torino 2006. Pagano ha ‘accompagnato’ la statua del ‘Giovinetto di Mozia’ che rappresenterà la Sicilia nella mostra inaugurata nel pomeriggio presso il Museo di Antichità di Torino.
"Essere coerenti con il motto olimpico – queste le parole dell’assessore Pagano – L’importante è partecipare, un imperativo categorico che la Sicilia ha voluto rispettare ribadendo la sua vocazione culturale e la sua identità storica.
L’Olimpiade, del resto, è l’ideale crocevia di popoli e di culture, luogo ideale per una Regione come la Sicilia che possiede nel suo codice genetico l’intreccio di etnie, tradizioni e arte.
Il Giovinetto di Mozia è il nostro ambasciatore a Torino, così come lo è stato il Satiro Danzante in Giappone in occasione dell’Expo di Aichi, così come sono ancora oggi i dipinti di Antonello da Messina a New York, simboli dell’universalità del linguaggio dell’arte, espressioni viventi di un mondo classico che ha determinato l’evoluzione sociale della nostra terra.
Per noi è motivo d’orgoglio essere presenti all’Olimpiade di Torino nell’unico modo in cui poteva essere rappresentata la Sicilia, terra di mare ma abituata a guardare l’orizzonte e scrutare il futuro.
Ecco perché abbiamo risposto con entusiasmo all’invito di essere partner di Torino 2006.
Dal Piemonte parte, infatti, un messaggio che contiene una forza dirompente: la cultura assurge a strumento di coesione in un contesto internazionale capace di confinare tensioni e rivalità sui campi di gara, di ritrovare la sua dimensione umanistica e di rispettare le diversità dei popoli.
Celebrare le Olimpiadi attraverso la cultura è segno di lungimiranza e di maturità intellettuale; di ciò bisogna dare pubblico riconoscimento a chi, con passione, impegno e professionalità, ha progettato e realizzato l’esposizione mostrando la vera identità del nostro Paese e delle nostre Regioni.
E proprio la consapevolezza della nostra Identità è garanzia di un futuro in cui il rispetto delle peculiarità si coniuga senza sforzo con il principio di unità culturale. Caratteristica che, ancora oggi, rappresenta l’anima più autentica di un’Italia così straordinariamente diversa ma in cui sono ben visibili le comuni radici".