Venerdì, 18 Aprile 2025


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Interrogazione a risposta scritta al Ministro degli affari esteri , concernente iniziative di contrasto e condanna della gravissima pratica dell'infibulazione genitale femminile in Iraq.

 

 

 

Per sapere, premesso che:


- Abu Bakr al Baghdadi, autoproclamatosi califfo dello stato islamico, ha affermato di voler infibulare tutte le giovani presenti sul suolo iracheno al fine di allontanarle dalla prostituzione;

- Almeno 28 bambine, nei giorni scorsi, sono già state sottoposte a questa esecrabile pratica;

- La mutilazione genitale femminile è riconosciuta a livello internazionale come una chiara violazione dei diritti umani. Si tratta, infatti, di una delle forme più crudeli di violenza nei confronti delle donne che ha gravi conseguenze fisiche e psicologiche sulle vittime, a breve e a lungo termine e che, in alcuni casi, porta persino  al decesso dei soggetti sottoposti a tale pratica;

- La mutilazione genitale femminile è contraria ai principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione europea;

- ONU, Organizzazione Mondiale della Sanità ed altre organizzazioni internazionali combattono, contro questa aberrante pratica, una lotta durissima, continua e costantemente rafforzata, ottenendo,peraltro, risultati positivi sul piano internazionale ed a livello di singoli Paesi;

- Il fenomeno, attraverso l’espandersi dei flussi migratori, si è transnazionalizzato  ed è ormai massicciamente presente, ad esempio,  in Nord America ed in Europa ( nel nostro continente, secondo i dati delle  principali  organizzazioni internazionali, vivono  oltre  cinquecentomila  donne sottoposte a tali mutilazioni);

- Il nostro Paese si è già dotato di una normativa che provvede a tutelare le donne dalla pratica della mutilazione genitale femminile;

- La prevenzione delle mutilazioni genitali femminili è un      obbligo internazionale in materia di diritti umani per ogni Stato membro dell’ONU, conformemente alla raccomandazione n° 14 del comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne;

-È necessario che la Commissione europea e lo Stato italiano assumano posizione, in termini forti ed inequivocabili,   nei confronti dei paesi terzi che non condannano e non contrastano la mutilazione genitale femminile;

- Le folli dichiarazioni di Abu Bakr, in presenza di un’ondata migratoria senza precedenti che coinvolge in prima linea il nostro Paese, sollecita una maggiore e più attenta considerazione del fenomeno;

 -Se sia a conoscenza dell’ episodio sopra descritto;

- se intende esercitare attività di pressione sulla comunità internazionale, sull’Onu e sull’Unione Europea al fine di intervenire contro lo stato islamico dell’Isis e bloccarne l’avanzata nel quadrante mediorientale ;

- quali iniziative intenda adottare, anche a livello europeo, al fine di pervenire alla predisposizione di misure ed iniziative sempre più incisive  per prevenire e contrastare tale gravissimo fenomeno ;

- Quali iniziative abbia già adottato o intenda adottare al fine di incrementare, nel nostro Paese, la vigilanza estrema su tale incivile ed aberrante pratica.

On. ALESSANDRO PAGANO

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