


Interrogazione a risposta scritta al Ministro degli affari esteri , concernente iniziative di contrasto e condanna della gravissima pratica dell'infibulazione genitale femminile in Iraq.
Lunedì 28 Luglio 2014 17:15
Per sapere, premesso che:
- Abu Bakr al Baghdadi, autoproclamatosi califfo dello stato islamico, ha affermato di voler infibulare tutte le giovani presenti sul suolo iracheno al fine di allontanarle dalla prostituzione;
- Almeno 28 bambine, nei giorni scorsi, sono già state sottoposte a questa esecrabile pratica;
- La mutilazione genitale femminile è riconosciuta a livello internazionale come una chiara violazione dei diritti umani. Si tratta, infatti, di una delle forme più crudeli di violenza nei confronti delle donne che ha gravi conseguenze fisiche e psicologiche sulle vittime, a breve e a lungo termine e che, in alcuni casi, porta persino al decesso dei soggetti sottoposti a tale pratica;
- La mutilazione genitale femminile è contraria ai principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione europea;
- ONU, Organizzazione Mondiale della Sanità ed altre organizzazioni internazionali combattono, contro questa aberrante pratica, una lotta durissima, continua e costantemente rafforzata, ottenendo,peraltro, risultati positivi sul piano internazionale ed a livello di singoli Paesi;
- Il fenomeno, attraverso l’espandersi dei flussi migratori, si è transnazionalizzato ed è ormai massicciamente presente, ad esempio, in Nord America ed in Europa ( nel nostro continente, secondo i dati delle principali organizzazioni internazionali, vivono oltre cinquecentomila donne sottoposte a tali mutilazioni);
- Il nostro Paese si è già dotato di una normativa che provvede a tutelare le donne dalla pratica della mutilazione genitale femminile;
- La prevenzione delle mutilazioni genitali femminili è un obbligo internazionale in materia di diritti umani per ogni Stato membro dell’ONU, conformemente alla raccomandazione n° 14 del comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne;
-È necessario che la Commissione europea e lo Stato italiano assumano posizione, in termini forti ed inequivocabili, nei confronti dei paesi terzi che non condannano e non contrastano la mutilazione genitale femminile;
- Le folli dichiarazioni di Abu Bakr, in presenza di un’ondata migratoria senza precedenti che coinvolge in prima linea il nostro Paese, sollecita una maggiore e più attenta considerazione del fenomeno;
-Se sia a conoscenza dell’ episodio sopra descritto;
- se intende esercitare attività di pressione sulla comunità internazionale, sull’Onu e sull’Unione Europea al fine di intervenire contro lo stato islamico dell’Isis e bloccarne l’avanzata nel quadrante mediorientale ;
- quali iniziative intenda adottare, anche a livello europeo, al fine di pervenire alla predisposizione di misure ed iniziative sempre più incisive per prevenire e contrastare tale gravissimo fenomeno ;
- Quali iniziative abbia già adottato o intenda adottare al fine di incrementare, nel nostro Paese, la vigilanza estrema su tale incivile ed aberrante pratica.
On. ALESSANDRO PAGANO