Giovedì, 06 Giugno 2024


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Monsignor Luigi Negri Vescovo di San Marino-Montefeltro a Caltanissetta

A Caltanissetta, lunedi 5 maggio, in una pubblica conferenza relazionerà Monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro. Interessante è la posizione espressa dall’autorevole Prelato in materia sociale e che di seguito proviamo a sintetizzare.

Monsignor Negri offre ai fedeli due valutazioni: una di carattere ecclesiale ed educativo, l’altra culturale e sociale.

Il presule, prima delle elezioni aveva inviato e distribuito in tutte le Chiese una lettera a tutti i fedeli, presentando quei valori sostanziali e non negoziabili (la vita, la famiglia, la libertà di educazione) che dovevano servire da criteri per le responsabili scelte personali, per poi giudicare alla luce di questi principi, proposte, liste, persone o situazioni.

In pratica il Vescovo si è preoccupato che si rendesse concreta quella posizione che limpidamente il grande filosofo Jean Guitton ha formulato con questa espressione: "Noi dobbiamo lavorare perché la fede giudichi il mondo e non il mondo giudichi la fede". Un percorso educativo che non sempre è stato vissuto e capito, forse qua e là, sono prevalse considerazioni di carattere particolare, amicizie, connivenze, speriamo non qualche ricatto; forse in alcune situazioni i principi fondamentali hanno rischiato di passare in secondo piano di fronte a fatti più contingenti.

Indubbiamente il risultato elettorale del 13 e del 14 aprile per Monsignor Negri apre un periodo di maggior tranquillità e governabilità. E ora i cattolici, che hanno votato tenendo presente le indicazioni che erano state loro fornite, devono rendersi conto che il loro lavoro non è finito, anzi, comincia adesso.

"Il mondo cattolico e non solo cattolico - secondo monsignor Negri -, ma anche molto mondo sanamente laico deve disporsi ad incalzare Governo e Parlamento su alcune questioni fondamentali: non potrà non essere portata all’attenzione del nuovo Parlamento e quindi del nuovo Governo il valore della vita e quindi la necessità di sottrarre anche legislativamente la vita e la sua manipolazione quelle che ormai, è assolutamente chiaro, possono esser definite "le follie della tecnoscienza". Inoltre, al centro del dibattito politico il tema della famiglia come cellula fondamentale della società, con una politica che serva a tutti i livelli, compreso quello fiscale, ed affermare la centralità della famiglia fondata sul matrimonio, della famiglia cellula fondamentale della società, come ha proclamato la nostra Costituzione.

Infine al centro del dibattito politico il tema della libertà di educazione che è tema fondamentale; la Conferenza Episcopale Italiana apre un decennio di riflessione profonda a cui chiama tutto il mondo cattolico su quella che ha definito l’educazione come emergenza nazionale. Non è possibile che il tema della libertà di educazione, vuoi dal punto di vista del riconoscimento culturale, ma soprattutto dal punto di vista del riconoscimento politico e giuridico, non costituisca un valore fondamentale della società.

Il futuro del nostro paese dipenderà molto da come si affronterà l’emergenza educativa.

Alessandro Pagano

Domenico Bonvegna

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