Pannello di Mussomeli, interviene l'Assessore Regionale Pagano
Mercoledì 03 Novembre 2004 16:31
(Tratto da "La Sicilia") - "Pur di distruggere l'immagine di questa Giunta c'è chi è disposto a ledere i suoi apprezzati figli"
MUSSOMELI. In merito alla polemica riguardante presunte censure imposte all'artista mussomelese Pino Petruzzella dall'assessore comunale alla Cultura Angelo Barba per le immagini riportale sul pannello realizzato per ricoprire l'ex «muro della vergogna», interviene addirittura l'assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano, che ieri ha diffuso una nota in cui si legge: Ritorno a scrivere su Mussomeli, per difendere il maestro Pino Pitruzzella, accusato di chi sa quali nefandezze da un nugolo di settari quanto maldestri presunti uomini di cultura mussomelesi».
La scorsa settimana erano stati i Ds di Mussomeli ad accusare Petruzzella di «complicità» con Barba, in seguito alla quale lo stesso artista aveva spiegalo che certe scene erano presenti nel primo 5110 bozzetto realizzato nel 1983, quando era prevista la copertura totale del muro, per una superficie di che a 600 metri quadrati, bozzetto che era stato poi ridimensionato in virtù del formato ridotto del pannello da mettere in opera.
«Devo permettere - scrive l'assessore regionale Pagano - che il noto artista non ha certo bisogno delle mie difese, in quanto la sua fama valica i confini regionali, ma l'occasione mi è propizia per chiudere istituzionalmente una triste vicenda che pur di distruggere l'immagine dell'Amministrazione comunale di Mussomeli sarebbe disponibile a tutto, compreso ledere l'immagine dei suoi figli più appezzati. Petruzzella. con l'artistico pannello denominato "Muro della Madonna", è riuscito a dare una forte connotazione socio-antropologica a Mussomeli e che a mio giudizio si
può sintetizzare in questo paradigma: "I fenomeni storici rappresentati, come la feudalità, l'oppressione delle classi subalterne e l'emigrazione che tanta sofferenza hanno prodotto al popolo, trovavano certezza salvifica in quella Madonna dei Miracoli, da sempre protettrice dei destini di Mussomeli". Quale mirabile certezza per un popolo che si reputa orgoglioso e fortunato di ciò, come comprova l'affollatissima ed unica nel suo genere, processione Mariana dell'8 settembre. Ed allora che c'entra in questo, il barbaro assassinio del bandito Carmine Dareno perpetrato durante la rivoluzione del 1848? Mussomeli è questa? E allora basta! La pregevole opera voluta, come spiega bene lo stesso Petruzzella nella sua intervista del 30 ottobre, dalla "città vera" e non da alcuni settari giacobini deve risaltare di viva luce e senza alcuna speculazione politica e culturale. Così come a chi l'ha voluta, e precisamente la precedente Amministrazione comunale, ma soprattutto Angelo Barba, il sindaco Cero Valenza oltre che lo stesso maestro Petruzzella devono essere dati i giusti meriti sociali».