(Tratto da "La Sicilia") - Il 13 ottobre, rispondendo ad una interrogazione all'Ars dell'on. Giovanni Villari sulla destinazione d'uso dell'ex convento restaurato di Trecastagni, l'on. Alessandro Pagano, neo-assessore regionale ai Beni culturali, ha chiarito che l'unica destinazione d'uso dell'immobile comunale restaurato - restauro costato oltre 2 miliardi e mezzo di vecchie lire - è l'istituzione della struttura museale. Del resto, il finanziamento era stato chiesto dal comune di Trecastagni (sindaco il dott. Salvatore Pasqualino) e ottenuto (sindaco il dott. Salvatore Torrisi), come scrive l'on. Pagano, «per un progetto di restauro, risanamento conservativo ed adeguamento impianti, al fine di adibirlo a centro museale ».

Bene, anzi male! Male, perché, nonostante il restauro sia stato realizzato e ultimato nel 2001, con il collaudo positivo nel 2002, la struttura museale rimane vuota, chiusa, abbandonata all'usura del tempo. Lo stesso assessore Pagano lamenta ciò: «Attualmente il complesso sì presenta vuoto e inutilizzato e ciò con grave nocumento per lo stato di conservazione delle finiture interne». Ma, perché anche l'attuale Amministrazione comunale (sindaco dott. Vincenzo Petralia), come quella precedente, non ha intrapreso alcuna iniziativa per la riapertura del museo (riapertura perché, già prima del restauro (misura 2.4 Pop Sicilia 1994-1999), l'ex convento ospitava il Museo d'arte contemporanea, diretto dal prof. Liborio Curione)? Eppure, su «La Sicilia» del 7 maggio 2004, a pag. 39, con una lettera al giornale («L'ex convento non sarà snaturato»), il sindaco Petralia ci faceva sapere «che è allo studio della Giunta un importante programma per l'attivazione del centro museale, per la cui realizzazione il Comune ovviamente presenterà le necessarie richieste di finanziamento agli organi superiori». Purtroppo, l'assessore Pagano ci fa sapere che «non risultano intraprese dall'amministrazione comunale iniziative tendenti all'istituzione della struttura museale, sia sotto l'aspetto tecnico che amministrativo»: maggio 2004-ottobre 2004! Insomma, cosa deve accadere per ridare ai cittadini questo luogo di cultura?