Domenica, 16 Giugno 2024


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Con i giovani e con le forze dell’ordine, per il trionfo della giustizia

Testimonianze e segnali positivi per la rinascita della legalità e del senso del dovere - (Editoriale)

Domenica, 24 Giugno 2000. Santuario mariano di Medjugorie, Bosnia - Erzegovina.
La Forza Multinazionale Specializzata di Pace dei Carabinieri, comandata dal Cap. Giuseppe Donnarumma (e fino a qualche mese fa diretta dal non dimenticato ex comandante del Nucleo dei Carabinieri di Caltanissetta Ten. Col. Luigi La Stella), durante la messa domenicale di fronte a migliaia di persone, quasi tutti italiani, si congeda per un normale avvicendamento.
Ammesso che se ne richiedesse ulteriore dimostrazione, emersero quel giorno i vincoli di stima e di solidarietà che legano il popolo italiano all'Arma dei Carabinieri e in generale alle Forze dell'Ordine. In quanti, me compreso, quel giorno ebbero la fortuna di essere presenti emersero chiaramente i segni tangibili anche di emozione, che legano il nostro popolo con i propri tutori dell'ordine.
Tutto questo mentre la nostra Nazione sta attraversando in termini di sicurezza sociale uno dei momenti peggiori della sua storia. In altre parole, proprio mentre è più basso il livello di sicurezza nelle nostre città, una folta rappresentanza di italiani all'estero esprimevano gratitudine, affetto e se vogliamo amore verso i nostri rappresentanti dell'ordine pubblico.
Può sembrare una contraddizione, ma non è così! Il popolo italiano si è reso conto perfettamente che Carabinieri e Polizia da un lato e Magistratura dell'altra, stanno combattendo una battaglia per la legalità irta di difficoltà. È difficile definire civile un Paese che consente a pedofili colti in flagranza di reato che patteggiano la pena e che vengono immediatamente scarcerati e contestualmente che i giudici che indagano su di loro vengano indagati; spacciatori di droga rimessi in libertà 24 ore dopo e che irridono le Forze dell'Ordine; orde di clandestini che sbarcano impunemente in Italia e che vendono donne e bambini come schiavi e che delinquono in ogni città, mentre il Governo Italiano firma trattati di collaborazione con Paesi che coprono sfacciatamente i loro connazionali e che anzi danno loro copertura e impunità. È difficile difendere un Governo che mortifica le Forze dell'Ordine con contratti nazionali di lavoro offensivi e che di fatto le demotiva e le scoraggia. Ma paradossalmente, la Gente si è resa conto che la questione è legata non certo all'efficienza delle Forze dell'Ordine o della Magistratura (che anzi si dibattono per la soluzione dei problemi), ma senz'altro a scelte politiche insensate che da almeno 5 anni, hanno tolto loro gli strumenti operativi per poter combattere efficacemente la criminalità. Il naufragio della sinistra sul fronte dei contrasto al crimine è confermato dal fatto che da qualche anno è sotto gli occhi di tutti il disimpegno verso i problemi dell'ordine pubblico. In verità, la battaglia si è persa culturalmente negli anni successivi al '68, quando passarono le tesi "buoniste". Oggi il risultato di questo cedimento ha fatto sì che la gente sia sfiduciata, ma nello stesso tempo si è stancata di subire torti e ingiustizie e meno che meno che il reato resti impunito.
La possibilità che a fronte di ciò la legalità soccomba è molto elevata. Ecco perché i temi di fondo di questo numero del "Picchio" sono soprattutto la diffusione della "cultura della legalità" e la "Giornata Mondiale della Gioventù" a Roma. Proprio quest'ultimo storico evento che ha visto la partecipazione di oltre due milioni di giovani a questo festival della cristianità, ridimostra che quando alle nuove generazioni vengono offerti modelli positivi, di santità addirittura come dice Giovanni Paolo II, gli stessi giovani rispondono!
I giovani hanno bisogno di modelli forti da emulare ed allora emergono in loro, i lati migliori.
Quando invece prevale la cultura dell'effimero, dei tutto è dovuto, dei diritti ma non dei doveri, dell'assenza dei senso di responsabilità, dei dubbio e mai delle certezze, gli stessi giovani capitolano e si affidano ai falsi miti che di fatto li hanno rovinati.
Due milioni di ragazzi hanno lasciato a Tor Vergata l'immagine della pulizia interiore, della legalità e dei senso dei dovere.
Loro ci hanno spiegato la via da percorrere!!

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