Domenica, 16 Giugno 2024


-



.

 

 

 

Seguimi su Facebook e Twitter

La Verità come "Forza della Pace"

In margine alle ultime vicende internazionali - (Editoriale)

Ci si è sempre meravigliati del fatto che Stalin, fino alla fine della sua vita, abbia manifestato grandissimo interesse per la linguistica. Si è pensato allo svago di un sanguinario tiranno affaticato; in realtà aveva, invece, perfettamente compreso che esser padroni dell’arte di manipolare le parole vuol dire poter manipolare le intelligenze. Conferite un certo significato ad alcuni termini e fateli poi accettare al vostro interlocutore: farete così penetrare quel significato e tutto ciò che ne deriva nella mente della vostra vittima.

Nella storia del dibattito politico, sociale, religioso, pedagogico contemporaneo, in questo tempo di guerra psicologica rivoluzionaria, tale pratica è stata tragicamente usata con grave danno per la verità delle cose. Pensate, solo per citare qualche esempio, all’uso distorto di termini quali progresso, coscienza, democrazia, creatività, dialogo.

E il termine pace non si è sottratto a questo scenario. Lo si è voluto solo identificare con la pura e semplice formale assenza di guerra. Così nel Vietnam dopo il noto conflitto, sarebbe scoppiata la pace.

Ma può essere stato in pace un popolo chiuso in un grande campo di concentramento? E nella Germania hitleriana degli anni prebellici, gli uomini vivevano "in pace"? E nella Romania di Ceausescu, pur in assenza di guerra guerreggiata, vigeva la "pace"? Evidentemente la risposta a questi quesiti è no, perché non vi è vera pace dove non regna la giustizia e dove la verità è braccata.

La nozione autentica di pace è , piaccia o non piaccia, quella che S.Agostino ci offre nel "De Civitate Dei": "tranquillità dell’ordine". Dove per ordine si intende che ogni cosa sia al suo posto naturale: la libertà, la giustizia, la verità.

In questo senso vi è un ordine della famiglia, dello Stato, della comunità internazionale ecc…

Ed appunto quando, in una comunità internazionale, vi è chi, contro la parola data, detiene micidiali armi di distruzione di massa, massacra i propri oppositori politici, organizza genocidi di popoli, plaude all’infame pratica del terrorismo, possiamo dire che regni "la tranquillità dell’ordine" ovvero "la pace" ?

E perché i marciatori professionali non si sono mai accorti di tutto ciò e non hanno mai dedicato a questo problema neanche una marcetta secondaria.

Siamo certi delle buone intenzioni, non di tutti, ma sicuramente dei più, ma il rischio è quello che l’ottimo spirito venga utilizzato dai mestatori, abili utilizzatori delle parole-talismano cui accennavamo all’inizio.

Saddam Hussein è un pericolo per tutti e per il suo popolo, affamato più che dall’embargo, dalle sue spese pazzesche per gli armamenti e i piaceri del tiranno.

Questi è una mina per la pace. Il problema non può essere taciuto.

Il Papa per la soluzione del problema ha mosso la Sua diplomazia, la forza della preghiera e del digiuno. È la mossa giusta.

I marciatori, che hanno già dimenticato le migliaia di morti dell’11 settembre, hanno invece organizzato la piazza, solo con somma gioia dello stesso Saddam. ( Vedi il giornale iracheno "BABIL" di Bagdad, che molto opportunamente il quotidiano "Libero" di Vittorio Feltri in allegato traduce ogni giorno in italiano).

È in atto uno scontro di civiltà. E noi, non possiamo non difendere che la nostra, nonostante i suoi odierni limiti. E difendendo la nostra, difendendo la nostra casa comune difendiamo anche la libertà degli iracheni oppressi e lanciamo un monito a tutti i tiranni del mondo. Che sono ancora tanti.

Cerca nel sito

Appuntamenti

Mese precedente Giugno 2024 Prossimo mese
L M M G V S D
week 22 1 2
week 23 3 4 5 6 7 8 9
week 24 10 11 12 13 14 15 16
week 25 17 18 19 20 21 22 23
week 26 24 25 26 27 28 29 30
Nessun evento

Social Network

diventa Amico di Alessandro Pagano su Facebook diventa supporter di Alessandro Pagano su Facebook Alessandro Pagano su You Tube Alessandro Pagano su Flickr Alessandro Pagano su Twitter