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Divieto Burqa - Pagano: Il divieto del burqa deve essere adottato anche in Italia
Martedì 26 Gennaio 2010 10:34
“Con riferimento alle dichiarazioni di Sarkozy che mirano ad eliminare in Francia l'uso del burqa e del niqab assume grande valore l’audizione fatta in Commissione Affari Costituzionali dai rappresentanti di associazioni islamiche in Italia, i quali hanno spiegato perché la proposta di legge dell’On. Sbai (PDL), che vieta l’uso del burqa e del niqab, debba essere adottata anche in Italia. I rappresentanti dell’Islam in Italia hanno condiviso tale proposta perché secondo loro sotto il burqa c’è un islam offeso, in quanto questo indumento è maschilista e non religioso.
Una donna libera, infatti, è più forte di 1000 kamikaze perché usa l’amore invece dell’odio, crea vite anziché distruggerle, forma pilastri sociali anziché caos e disordine. Per una donna indossare un burqa significa essere seppellita viva, perciò il divieto di indossarlo le offre il diritto di riappropriarsi della propria immagine identitaria senza paura. In questa epoca di grandi cambiamenti, non dovranno essere più le ideologie, più o meno apocalittiche o messianiche, ma la libertà e la dignità a segnare la storia. Bisogna insegnare alle nuove generazioni che se non apprendono che l’uomo e la donna sono esseri umani uguali di fronte alla legge e a Dio, l’Italia fallirà gli obiettivi di integrazione che oggi si pone. Fra l’altro il velo non è
nemmeno una prescrizione religiosa dell’Islam. Non vi è alcun passo del Corano che indichi che le donne sono obbligate ad indossare il burqa. Questa è un’invenzione recente. Qualche caso isolato fu segnalato ai primi del ‘900, ma il fenomeno divenne di massa negli anni ’70 per iniziativa dei Talebani. Il Corano dice solo che le donne prima di entrare nelle moschee a pregare, devono coprirsi i capelli (non il viso e le mani) nonché tutte le parti sensibili sessualmente, per non attirare gli uomini mentre si sta pregando il Creatore.
Il divieto è fondamentale anche per ragioni di ordine pubblico: l’anno scorso in Pakistan, il capo di una rivolta riuscì a fuggire alla cattura nascosto sotto un burqa. Imponendo alle loro donne di indossarlo gli estremisti intendono conquistare l’Occidente prima culturalmente e poi politicamente. L’operazione è già partita in Belgio dove esiste dal 1974 un sistema educativo islamico parallelo a quello dello Stato, dalla scuola materna alla maturità. In Italia una certa parte politica ben identificata, invece accetta il burqa perché vuole sradicare le nostre radici ed espellere dal nostro modo di pensare tutto ciò che si rifà al diritto naturale e cristiano, concepito come un ostacolo per la conquista del potere”. Lo ha dichiarato l’On. Alessandro Pagano, componente della Commissione Finanze di Montecitorio.