Con riferimento all'articolo apparso martedì 15 febbraio sulla stampa locale avente per oggetto il raddoppio della "SS 640", l'On. Alessandro Pagano componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, con spirito assolutamente costruttivo, dichiara: "l'Ufficio Tecnico del Comune di Caltanissetta, su richiesta della Commissione Consiliare Trasparenza dello stesso comune, ha fornito l'unico documento il suo possesso e cioè il cosiddetto Progetto Definitivo.

Il Progetto Definitivo aveva tutti i visti di rito in regola (Valutazione Impatto Ambientale del Ministero Ambiente, Autorizzazioni varie del Ministero Lavori Pubblici, documentazione CIPE, relazione geologica "di accompagnamento"etc etc). Ricordo però che tali atti, per quanto completi, sono generici.

La Commissione Trasparenza del Comune aveva altresì richiesto di conoscere quali fossero le opere in compensazione previste dall'ANAS per aiutare la città di Caltanissetta a compensare i disagi creati nella realizzazione dell'imponente opera. 

Leggiamo dal giornale che tali opere sono: rimodulazione della 640 all'altezza dello svincolo "Scaringi" verso lo stadio; potenziamento della viabilità verso c/da Balate e verso c/da Pratameno; potenziamento della SS 122 verso Santa Caterina, Circ. Naro; bretella con polo turistico Sabucina.

Mi dispiace deludere i lettori ma devo evidenziare che nel contratto di appalto dato dall'ANAS alla impresa aggiudicante nulla di queste opere date in compensazione risultano.

Ma non è tutto! La cosa più importante è che l'impresa aggiudicataria, nella fase di predisposizione del Progetto Esecutivo (ad oggi non ancora presentato all'ANAS), ha ordinato nuovi sondaggi geognostici. Gli stessi sondaggi sembra che siano in assoluto contrasto con quelli di cui al Progetto Definivo. In altre parole, ci sono faglie geologiche con conseguente rischio frana.

Ritengo che la Commissione Trasparenza, così come l'Amministrazione Comunale debba conoscere lo stato dell'arte, onde evitare di cadere in errore. Errori che alla luce di queste informazioni si potrebbero tramutare da qui a qualche anno in danni milionari e in perdite di vite umane con conseguenti Responsabilità civili e penali da parte degli organismi preposti".