“Se non fosse che le ‘grandi manovre’ all’interno di Fli, il cui epilogo è stata l’ufficializzazione del simbolo associato al nome del presidente della Camera, rischiano di mettere in dubbio l’imparzialità e il ruolo super partes del presidente della Camera, le attività del partito guidato da Gianfranco Fini non susciterebbero la benché minima preoccupazione”.

Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Quanto avvenuto – prosegue l’esponente del Pdl – dimostra, se mai ve ne fosse ancora bisogno, l’assoluta mancanza di terzietà e indipendenza della terza carica dello Stato che con la sua condotta, del tutto incompatibile con l’importante ruolo istituzionale ricoperto, rischia di mettere in serio pericolo il regolare ed equilibrato svolgimento dei lavori parlamentari”.

“Riguardo invece la possibilità, paventata dal leader di Fli, di elezioni anticipate in primavera, – conclude – altro non è che l’ennesimo annuncio per risvegliare l’entusiasmo di un elettorato confuso e intorpidito da lunghi mesi di vacue strategie politiche prive di contenuti programmatici seri e coerenti”.