Mps, Pagano (Pdl): Bersani e Monti accomunati da attrazione per banche e disinteresse per Paese reale
Mercoledì 23 Gennaio 2013 18:48
“Il comun denominatore tra Bersani e Monti, che spiegherebbe le reciproche affinità e la ‘convergenza’ per una futura alleanza dopo le elezioni, è l’attrazione per le banche e il disinteresse nei confronti del Paese reale, cioè dei ceti produttivi e delle famiglie, grazie ai quali l’Italia sta ancora in piedi dopo l’overdose di misure recessive somministrate dal governo tecnico”.
Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione Finanze della Camera.
“E’ emblematico – osserva Pagano – che alla base dello scandalo Mps vi sia proprio il Pd: la banca senese infatti, come ricorda Sergio Rizzo dalle colonne del Corriere, ‘è controllata da una Fondazione, a sua volta controllata dal Comune, a sua volta feudo Pd”.
“Diversamente da Bersani e da Monti, il Pdl vuole invece invertire l’ordine dei fattori mettendo al primo posto famiglie e imprese. Sul punto, il segretario Alfano, ponendo alle banche due precise richieste, è stato chiaro: ‘restituire all'economia reale, alle famiglie e alle imprese, i soldi avuti a basso tasso di interesse dalla Bce’ e ‘riaprire i rubinetti del credito’”, conclude.