Il Sud per risollevarsi ha bisogno di politiche fiscali mirate ma anche di bravi ed efficienti amministratori.

E allora l'impegno del Governo e della maggioranza, nel breve periodo, deve caratterizzarsi con la prossima legge di stabilità su una forte decontribuzione per i neoassunti al Sud; un significativo credito di imposta per gli investimenti; sulla fiducia e il potenziamento del capitale umano anche incentivando il rientro dei cervelli in fuga nelle aree svantaggiate; su concrete politiche per la famiglia e per favorire le nascite, al fine scongiurare lo 'tsunami demografico' paventato dallo Svimez''. E' quanto dichiara Alessandro Pagano, capogruppo di Area popolare in commissione Finanze alla Camera. ''Il Sud infatti continua ad arrancare: anche dagli ultimi dati sull'occupazione - prosegue - emerge ad esempio che la Sicilia e' fanalino di coda sull'aumento dei contratti a tempo indeterminato. E persino sul deposito dei brevetti, il Sud, sebbene in termini percentuali cresca a doppia cifra, in termini reali cresce ancora di poco. Servono interventi mirati dunque, ma non assistenzialismo. Fermo restando comunque - conclude Pagano - che senza un parallelo funzionamento virtuoso delle amministrazioni regionali e comunali - che significa piu' risparmi, meno spesa pubblica improduttiva, e anche meno tasse - non si va da nessuna parte''.

(DIRE) Roma, 11 Agosto 2015

@alepaganotwit