I Magi: i vagabondi del nostro tempo, un esercito di automi che non sanno dove vanno.
Sabato 06 Gennaio 2024 02:12
Per un attimo provo ad immaginare che noi uomini siamo i Magi di quest’epoca. Riusciremmo a raggiungere l’obiettivo e trovare la strada che ci porta a Gesù Bambino?
Oggi con la distrazione della tecnologia selvaggia, gestita per inculcarci un “pensiero unico”, un qualcosa di apparentemente piacevole che ci guida, ci stiamo dirigendo in realtà verso la opposta da quella mangiatoia che ci dona la vita, è come se fossimo gestiti da un Anticristo moderno che si è appropriato dei nuovi sistemi, dei social, delle App, una sorta di community ma che non somiglia affatto a nessuna comunità Cristiana.
Tutto questo ci farà perdere tutti i punti di riferimento certi che ci ha fissato il Signore. I nostri tempi sono pieni di distrazioni che ci fanno perdere la visuale delle stelle e di ogni punto di riferimento, come quando si perde quel segnale che noi misuriamo in tacche nel nostro telefonino, quando non ci sono più le tacche perdiamo la connessione e ci sentiamo disorientati, persi, affogati dentro una tecnologia schiavista che ci porta alla disperazione. E quando qualcuno anche in forma virtuale ci ridà per un attimo il segnale, sembriamo quasi raggiungere l’apice della felicità più assoluta, infischiandocene di mantenere i tempi per raggiungere vedere e adorare il Bambinello, perché sicuramente il nostro primo pensiero sarà quello di autocelebrarci, pubblicando il nostro cammino a colpi di selfie perdendo l’obiettivo Betlemme, non sapendo più se proseguire il cammino affidandoci ad una Stella o affidarci a chi ci vuole far tenere gli occhi rivolti verso il basso, attraverso il nostro smart phone, guardando solo a terra e non verso il Cielo, il posto delle stelle luminose.
Presi da queste pseudo distrazioni, che ci fanno apparire tutto bello e social, selezioniamo i frequentatori virtuali senza più contatto fisico, forse crederemmo alla bontà di Erode, facendoci abbindolare da lui e non credendo invece all’ Angelo, che ci dice di non tornare dal Re Erode, e sempre ammesso se riusciamo a vedere e sentire l’Angelo, perché così facendo non sapremo più distinguere la luce delle stelle da quella degli abbaglianti e dei riflettori delle passerelle, non potremmo più continuare il cammino verso il Creatore che ci aspetta.
I Magi di oggi siamo tutti un po' vagabondi un po' vandali, crediamo di essere uomini con tanti strumenti a disposizione, ma in realtà abbiamo dimenticato l'istinto, il sentimento per le vere cose compreso l'intuizione e le ragioni dei nostri cuori.
Come faremo ad emozionarci alla vista di quella e dolce stalla con Gesù Bambino, Giuseppe e Maria? Che doni porteremmo? Sapremmo più Adorare? Sicuramente mediteremmo prima di decidere di evitare tutto ciò, per evitare di trovarci Gesù al nostro cospetto, ed eviteremmo anche di genufletterci davanti a tanta Divinità, e invece di invocare lo Spirito Santo per chiedere il dono del Discernimento, ci rivolgeremmo a Siri per chiedere di cercare qualcosa su google!
E’ Imbarazzante sapere che non proveremo più emozioni in modo naturale con amore. Eppure, c’è chi non ha ancora perso l’orientamento nell’avvicinarsi al Natale, oggi come ieri c’è la fiducia che di Dio ripone su di noi, non ce la fa mancare e non si stanca mai di aspettarci; perché lui è già venuto ed è certo che non mancheranno gli uomini di buona volontà, che sono i suoi figli come lo sono anche quelli che non raggiungeranno la Stalla e si perderanno tra Siri e contatti virtuali...
Lui ci aspetterà e non perderà mai la pazienza di perdonarci e amarci tutti, sapendo che l’avversario storico insiste per inculcarci il pensiero unico e sostituirsi a Lui, e continuerà imperterrito per evitare di mandarci come i nuovi Magi a Betlemme.
L’uomo di oggi non si sente più una coscienza in linea con la volontà Celeste, ma sente solo l’irrequietezza e la dipendenza da invisibili gestori della propria vita, come mai prima d’ora. E siccome Dio opera sempre per il bene, anche il suo avversario è sempre all’opera per distruggere, e con la sua presenza cangiante e mascherata vuole l’unificazione del male per portare avanti un progetto per una civiltà senza Dio, per sostituirsi a Lui.
Un programma malefico di una realtà globale basata sul sentimento di onnipotenza umana, solo sul benessere mondano ed effimero, una sorta di piattaforma tecnologica costruita fra i singoli gironi dell’inferno, annullando quelli del Paradiso e Purgatorio.
Buona Epifania del Signore.
(P. Salvatore Randazzo)