Venerdì, 19 Aprile 2024


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"Minori e TV: il problema della tutela"

 "Minori e TV: il problema della tutela"

Intervento dell’ On. Alessandro Pagano

( Assessore Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione)

Desidero ringraziare il CORECOM e tutti i presenti per questa importante giornata di studi su un argomento che troppe volte in passato ha palesato disattenzione. Su questo tema purtroppo siamo indietro sia a livello nazionale sia come regione ed era ora di cominciare ad intervenire concretamente, fare riflessioni e sensibilizzare l’ opinione pubblica. Ritengo ciò un grande dovere sociale per docenti, educatori e genitori; d'altronde questo è un problema che riguarda tutti, perché a tutti noi stanno a cuore i nostri figli.

Di certo fino ad ora le Istituzioni sono state fin troppo distratte. Probabilmente la Politica non ha ritenuto che la difesa dei minori dalle invadenze televisive fosse un tema su cui impostare la propria azione dimenticando invece, che su questo assetto si gioca una grande battaglia: la formazione di cittadini del domani. Il tutto senza contare le influenze e le pressioni inavvertite e subdole che arrivano anche a noi adulti.

L’assetto culturale delle generazioni future è estremamente importante al punto che mi sento di citare la frase del premio Nobel, Douglass C. North: "la cultura è la trasmissione da una generazione all’altra, attraverso l’insegnamento ed altri processi di imitazione di conoscenza, valori ed altri fattori che influiscono sui comportamenti". E’ davvero così!

Sfido ognuno di noi a dire, in tema di morale, che siamo gli stessi di dieci anni fa.

Dobbiamo interrogarci sul perché di questo stravolgimento repentino che si sta realizzando nella nostra nazione e in tutto il pianeta. Dobbiamo prendere coscienza che c’è un movimento culturale, una lobby, che ha l’obiettivo di sovvertire quello che è l’attuale modo di pensare e di agire. Lo strumento di persuasione principale di questa lobby è la televisione, perché per definizione la televisione non ci consente di pensare: 24 immagini al secondo di fatto creano le condizioni perché si stia "imbambolati" là davanti. La scienza addirittura ci dice che con 210 minuti al giorno passati davanti alla TV un adolescente viene "destrutturato" nel cervello, cioè viene in meno in lui la sua capacità intellettiva.

Ecco la prima "nota dolens": tre ore al giorno di TV "destrutturano" i nostri bambini. Chiedete ad un insegnante elementare se gli alunni di venti anni fa erano come quelli di oggi? Vi risponderanno che i bambini di oggi mediamente non sono nelle condizioni di fare un discorso logico e di mettere in linea un pensiero. Ciò perché la "civiltà delle immagini"di fatto, ha creato le condizioni per l’uso abituale di espressioni gergali e di slang. Inoltre il linguaggio dei bambini è quantitativamente diminuito; rispetto alla generazione di venti anni fa, per quanto sia cresciuta la maturità dei sistemi di apprendimento, quelle di oggi sono più povere proprio per l’uso smodato dei mezzi televisivi che non fanno riflettere. Oggi gli adolescenti, dicono gli insegnanti, non sanno più parlare bene; le loro frasi non contengono più il soggetto,il predicato, e il complemento o se ci sono il tutto è in uno stadio confusionale. Sono la prova ultima di questa "destrutturazione" che è anche grammaticale.

E non abbiamo ancora parlato di Valori e di Principi.

Su questo punto mi sento in linea con quanto hanno detto il prof. Galasso e la prof.ssa D’Alessio e devo dire che è stato positivo trovarsi sulle stesse posizioni degli altri illustri relatori, pur non avendo avuto mai l’occasione di precedenti confronti. Segno di una sensibilità diffusa che deve indurre la Politica con la P maiuscola ad intestarsi questo tema.

I diritti della maggioranza, che in questo caso significano i diritti della popolazione nella sua interezza, devono essere rispettati! Non possiamo consentire ad una minoranza di sconvolgere abitudini e costumi. Non possiamo permettere che si realizzino processi di disgregazione morale e sociale rispetto a quelle che sono le necessita di un vivere civile. Mi permetterò di citare qualche statistica perché è importante avere in questo senso qualche dato. Secondo l’ Unione Consumatori ben il 68% della popolazione definisce la nostra televisione una "pattumiera"; solo il 24% la ritiene una valida fonte d’informazione però da usare con attenzione e, appena il 2,4% dei genitori si fida degli orientamenti educativi della televisione. E’ arrivato il momento di intervenire affinché la "lobby della trasgressione" che va avanti con faccia tosta nel processo di distruzione del nostro tessuto sociale venga stoppata. Il famoso, ormai quasi mitico Ricci, autore di una quantità incredibile di successi televisivi, non avverte nessuna preoccupazione nell’ affermare che bisogna portare avanti questo progetto perché sempre di più il cittadino e il bambino hanno bisogno di "impulsi trasgressivi".

Lo stesso, assieme ad altri autori, dice ancora che "è l’audience che trascina il comportamento televisivo",giustificando cosi le loro "trovate" con il fatto che si generano forti audience e che quindi bisogna dare al pubblico ciò che esso vuole o desidera. Ma Karl Popper dice esattamente il contrario (e mi pare che Karl Popper valga più di questi esperti della spazzatura mass-mediatica ). Un altro autorevole autore, Francesco Cosseti docente dell’ Università di Trieste afferma che "il video, un po’ per la sua carica di fascinazione, un po’ per l’immobilità cui costringe, abbassa la soglia di reattività e vigilanza dei suoi fruitori". Traducendo questo concetto: il sistema televisivo è arrivato a dettare i ritmi di una casa o di una famiglia. Se dovesse richiedersi una controprova al teorema di Popper si studino i programmi ad alta audience che ci sono stati in Italia (partite internazionali escluse perché siamo in presenza di altri fenomeni) e si scoprirà che sono i programmi ad alto valore religioso ed etico (da Padre Pio per arrivare a Giovanni Paolo II, passando da Salvo D’Acquisto) ad avere le audience al top. Le fiction televisive di maggior successo di ascolto sono quelle con qualche Valore etico. Quindi guardando le statistiche il fenomeno è esattamente il contrario di ciò che afferma Ricci: se è l’audience che è trascinata da programmi etici, bisognerebbe trasmettere dalla mattina alla sera programmi educativi. Invece si assiste esattamente al contrario, a testimonianza che esiste davvero una lobby culturale "progressista o modernista", come amano farsi chiamare. Con questo non voglio dire che c’è una cabina di regia (questo è tutto da dimostrare) ma certamente c’è la volontà diffusa di realizzare una rivoluzione globale dei costumi. Basti pensare quello che fa Soros, il noto plurimiliardario che è stato in grado di cambiare persino i destini di nazioni. Già nel 1992 questo signore fece crollare la sterlina in Inghilterra e da decenni imperversa in ogni campo senza alcuno scrupolo. Tra i suoi programmi ultralibertari dichiarati e finanziati tanto per fare un esempio, vi è quello della liberalizzazione della sessualità (al confronto Reich e Freud sarebbero dei moderati, sic!) e della liberalizzazione delle droghe. Per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma a casa sua! Il problema è che Soros e company mettono in ballo ogni anno decine di milioni di dollari per realizzare le loro idee . Questa vera rivoluzione culturale - sessuale vuol far passare un unico messaggio: "vietato vietare".

Penso che ci siano sufficienti motivazioni per essere preoccupati per questa escalation pan-sessualista. Il dato dell’Aiert parla chiaro: il 51,2% degli adulti, e addirittura il 63,4% dei giovani si infastidiscono della pornografia dilagante in TV. Addirittura la percentuale è del 40% in più rispetto all’anno precedente. Lo stesso Bernabei, ex Direttore della RAI dice che ormai la televisione ha raggiunto i livelli da bomba N (la bomba al neutrone che come è noto non distrugge i materiali e gli edifici ma solo le vite umane).

Così in ugual maniera la moderna televisione lascia intatto l’uomo all’esterno ma di fatto lo distrugge all’interno, nel suo ethos.

Segnalo in questo senso lo studio fatto dall’Università di Chicago che dimostra come la pornografia sia un fattore scatenante che contribuisce alla perpetuazione di crimini sessuali o, in generale, ad azioni antisociali. Mi pare di potere dire, al di là delle statistiche o delle citazioni, che su queste tematiche non bisogna essere distratti perchè c’è una valenza sociale fortissima che riguarda i comportamenti dei cittadini specie più giovani. Tutti i sociologi sono concordi nell’affermare che il comportamento dei genitori dipende da come sono stati loro nella loro infanzia. Uno dei fattori che più influenza i loro comportamenti è proprio la violenza e la dose di pornografia di cui sono stati cibati. Il fatto stesso che molti comportamenti siano oggi cambiati forse è dovuto perché i nuovi cartoni animati americani e giapponesi si rifanno alla cultura zen e quindi portano avanti forme di autolesionismo e di autoesaltazione prima sconosciute.

Certamente i Cartoon precedenti non erano così!

Stesso ragionamento vale anche per il forte consumismo che sta cambiando le nostre abitudini! Infine cosa materialmente fare per realizzare un processo di recupero?

Intanto bisogna comprendere che ognuno di noi è protagonista di questo cambiamento. Il 75% delle famiglie italiane ha più di due televisori in famiglia. Ciò crea una sorta di "parcellizzazione" familiare sconvolgente, perché nel momento stesso in cui si hanno in casa 3-4 televisori praticamente si creano le condizioni perché ognuno resti isolato e il soggetto non si integra nel ceppo familiare. Di fatto ogni figlio va per i fatti suoi, si chiude nella sua stanza e si isola rispetto al resto della famiglia. Ritengo che il primo elemento di successo quindi sia dato dalla capacità di fare scelte di vita "forti"; per esempio avere (o usare) una sola televisione affinché le scelte televisive siano condivise da tutte le famiglie. Poco fa qualcuno ha citato il documento del CORECOM "bisogna operare delle vere e proprie operazioni di intervento nei confronti degli adolescenti e quindi di fatto controllare le scelte televisive e se è il caso anche di censurarle". Condivido!! Il bambino di fatto è sempre più solo perché le famiglie sono disgregate. Ben venga questo suggerimento. Secondo elemento di successo: dobbiamo essere oggi nelle condizioni di creare una sensibilità a tutti i livelli. Genitori, scuole, e soprattutto istituzioni, devono intervenire correttamente. Condivido pienamente il pensiero della D’Alessio; se esistono uomini che ci rappresentano nelle Authority ma poi alla fine queste persone si prendono lo stipendio e tutto finisce li, a cosa mi serve un Authority? Un esempio? "Telepippa Channel" (televisione che già il nome è tutto un programma) è stata chiusa 2 anni dopo di continue proteste di genitori e famiglie all’Authority. Erano state prodotte molte prove sul progetto pornografico che questa emittente portava avanti, ma l’Authority ha impiegato troppo tempo per chiuderla. Troppi fatti dimostrano che molte cose non vanno e che bisogna intervenire sulle politiche televisive esattamente come si fa con quelle sanitarie, agricole o industriali perché a noi sta a cuore la salute psicofisica dei nostri adolescenti, pena farli diventare dei sub-umani.

Il Primate della Chiesa del Brasile, Salvator De Baìa ha detto che il Brasile ha bisogno di essere riempito di contenuti e valori anche nel contesto dei programmi televisivi perché la televisione non solo non educa ma addirittura sta generando un popolo di guardoni, di violenti e di pornofili. Lo stesso problema lo abbiamo in Italia forse moltiplicato per dieci perché molteplici sono i programmi (senza contare gli spot pubblicitari) che esplicitamente manifestano la volontà a voler demolire i più alti valori morali. Fedeltà, reciproco rispetto, senso della famiglia sono oggi regolarmente ridicolizzati a vantaggio di divorzio, perversione, adulterio, omosessualità. Penso che ci sia materia sufficiente per poter dibattere ma soprattutto per creare le condizioni affinché ciascuno di noi, ognuno nel proprio ambito possa agire e intervenire.

Finalmente è arrivata l’ora !!

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