Giovedì, 16 Maggio 2024


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La riforma del Sistema Sanitario regionale

 Convegno su: La riforma del Sistema Sanitario regionale

Gli interventi e le relazioni:

  • Conclusioni: On.le Alessandro Pagano: ... La normalità dell'eccellenza
  • Sintesi dell'intervento dell'On.le Alessandro Pagano

    1. Le diminuzioni di posti letto è una necessità purchè aumentino le lunghe degenze.
    2. I ricoveri impropri sono una vergogna di questa regione, ma la verità e che la Regione questi guai se li è voluti perchè non ha mai attivato meccanismi seri di controllo. Questa è ormai una spesa clientelare-assistenzialistica. Vi cito l’esempio di un paziente ricoverato in una nostra struttura ospedaliera regionale e le prestazioni sanitarie che gli ha erogato il reparto. Questo paziente è costato alla Regione 3.000 euro (600 euro x 5 giorni), non è stato operato e in qualsiasi altro ospedale del mondo queste prestazioni potevano essere fatte tutte in una giornata. E questo in Sicilia accade spesso e dovunque.
      • 1° giorno: prelievo;
      • 2° giorno: ecocolordoppler;
      • 3° giorno: potenziali evocati;
      • 4° giorno: puntura lombare;
      • 5° giorno: dimissioni.
    3. Assurdo concentrare, come alcune tesi sostengono, gli interventi chirurgici ad alto DRG superiori a 2.5 di peso presso i 2 centri ARNAS di Palermo (Civico) e Catania (Garibaldi). Vogliamo proprio creare viaggi della speranza con disservizi e disagi ai pazienti, quando in provincia invece ci sono professionalità prestigiose che realizzano interventi qualificatissimi e con DRG anche superiori a 3 o 4 di peso?
    4. Assurdo voler riformare un modello sanitario gestionale organizzativo quando i sistemi di remunerazione consentono imbrogli.Il problema sarà pure organizzativo ma soprattutto è di legalità e pertanto urgono nuove regole. Per esempio: un intervento al menisco è remunerato più di uno alla giugulare. Ma con il primo il ricovero dura in media un giorno. Il secondo intervento necessita invece di quattro giorni
    5. Primari di divisioni chirurgiche sono stati esplicitamente invitati,dalle dirigenze, (con le buone o con le cattive) a ridurre gli interventi operatori pur di abbattere i costi. Ora Santa ignoranza, gli interventi finora non effettuati sono stati dirottati fuori Regione, con doppio aggravio di costi del personale non utilizzato razionalmente e con pagamento di DRG più alti ad altre regioni.La prova? Al Sant’Elia le perdite sono aumentate del 10,8% .(vedi La Sicilia del 25-10-08).
    6. Non servono più Pronto Soccorsi inadeguati come quello di San Cataldo o Niscemi, ma non si può chiudere San Cataldo o Niscemi se prima non verrà creato un mega pronto soccorso medico e chirurgico su CL e Gela.
      - Urge una convenzione fra USL e A.O. per inserire nei Pronto Soccorso una Guardia Medica che si occupi di codici bianchi e verdi.
    7. La spesa convenzionata esterna a CT è il triplo di quelle di CL. Alcuni esempi:
      • 28 E pro capite a CL
      • 84 E pro capite a CT
      • 86 E pro capite a ME
      • 82 E pro capite a PA
      • Non è possibile che RM, TAC, diagnostica di laboratorio ad alta "tecnologia" devono essere esaminate fuori provincia.
      • C’è un motivo: i budget a CL vengono attribuiti su basi storiche; quando prima la diagnostica era inesistente. SOLUZIONE: attribuire un budget sulla media PRO CAPITE.
    8. Vogliamo essere garantiti sulle conquiste di questa provincia e sulla buona sanità che abbiamo, la fiducia verso l’ospedale Sant’Elia è tale che oggi Agrigento ed Enna si riversano su Caltanissetta Le cose già conquistate devono essere:
      • La radioterapia a San Cataldo e Gela.
      • La chirurgia oncologica al Sant’Elia.
    9. Le esigenze prossime indifferibili:
      • Presenza di un Anestesista e di un Cardiologo al D.E.A. (h/24) al fine di assicurare le manovre di rianimazione cardio-polmonare in tempo reale: intubazione e/o tracheotomia d’urgenza, defibrillazione, ventilazione, accesso venoso centrale, ecc….
      • Istituzione di pronto Soccorso "medico" e "chirurgico" per coordinare competenze specifiche con riduzione dei ricoveri improprio e miglioramento dell’ "appropriatezza" del reparto di destinazione.
      • Attivazione delle guardie mediche(h/24) nelle singole unità operative e servizi.
      • Istituzione della dirigenza di 2° livello dell’Emodinamica per garantire la gestione ottimale della cardiopatia ischemica, evitare trasferimenti, ridurre la mortalità, migliorare la prognosi.
      • Neurorianimazione per decongestionare la terapia intensiva generale e ridurre la mortalità post operatoria.
      • Unità di terapia Semi Intensiva Respiratoria per applicare procedure di ventilazione meccanica non invasiva di pazienti critici, evitandone spesso l’intubazione, con vantaggi sulla prognosi, sui tempi medi di degenza e i costi del ricovero.
      • Unità di Radiologia Interventistica per consentire di effettuare procedure diagnostiche e terapeutiche per patologie gravi del distretto vascolare sistemico e polmonare, procedure stereotassiche, in stretta collaborazione con la Chirurgia Vascolare e Neurochirurgia.
      • Unità di Radiologia d’urgenza per definire un canale preferenziale della diagnostica nelle patologie che afferiscono al DEA, senza interrompere l’attività ordinaria interna.
      • Unità Stroke: per curare pazienti con ictus cerebrale acuto in stato di criticità, migliorando il grado di assistenza, il monitoraggio, la terapia e la prognosi.
      • Unità di Chirurgia semplice Toracica per affiancare la chirurgia generale nella terapia delle malattie toracico-polmonari e nelle procedure d’urgenza per i traumi, evitando trasferimenti.
      • Riabilitazione " post-critica" precoce per valutare e recuperare i deficit neuro-motori dopo interventi o traumi maggiori, riducendo la disabilità ad integrazione del trattamento d’ urgenza.
      • Istituzione del Dipartimento di Oncologia e potenziamento dell’Unità di Ematologia per soddisfare le tante richieste dei pazienti che richiedono trattamenti integrati di chirurgia, radioterapia e chemioterapia (in collaborazione con la medicina territoriale).
      • Potenziamento del servizio di Anatomia Patologica per implementare in tempi brevi la consegna dei referti.
      • Istituzione di un "servizio" di guardia medica (in collaborazione con la medicina territoriale) all’interno dei locali della DEA per decongestionare l’emergenza dai "codici bianchi".
      • Adeguamento strutturale dell’Unità operativa di Malattie Infettive.
    10. Conclusioni:
      • Troppi medici sono infedeli allea loro missione.
      • Etica della Responsabilita’. Dov’è finita?
      • Perché i Policlinici non fanno RICERCA? In compenso Policlinico Palermo ha 10 referenti chirurgia, Messina ne ha 11.
      • I nuclei di valutazione per licenziare gli inetti e premiare i bravi dove sono???
      • Il 118 con i costi supera tra i 90 e i 150 milioni di euro rispetto al Piemonte, resterà così??
      • Le A.D.I. perché non partono?
      • Gli Hospice perché solo 2 in Sicilia?
      • I controlli sulla qualità chi le farà?

    Del surplus di personale perché non fare un servizio infettivo per le verifiche 365 giorni l’anno?

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