L'Assessore Pagano: "Le campane rimarranno al loro posto"
Mercoledì 06 Ottobre 2004 11:10
(Tratto da "La Sicilia") - La Chiesa di Niscemi è un monumento sotto tutela
PALERMO - Le campane della parrocchia «Anime Sante del Purgatorio» di Niscemi, non potranno essere messe all'asta. Resteranno al loro posto, in quanto l'intera chiesa, essendo stata dichiarata edificio monumentale, è già sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta. Dunque, l'assessore Alessandro Pagano non ha dovuto apporre alcun nuovo vincolo. Anzi, la magistratura probabilmente non avrebbe potuto neanche confiscarle.
«Nonostante il provvedimento del giudice, le campane resteranno al loro posto - sottolinea Pagano -. Infatti, il vincolo della Soprintendenza di Caltanissetta, di fatto, impedisce di rimuoverle dalla loro sede abituale. L'intera chiesa è considerata un bene monumentale ed è quindi intoccabile anche al suo interno, perché rappresenta, oltre che un luogo di culto, anche una parte del vasto ed inestimabile patrimonio monumentale di interesse religioso di cui la Sicilia dispone e che abbiamo intenzione di valorizzare e di rendere sempre più fruibile. Inoltre, il nostro assessorato ha firmato un'intesa con il presidente della Conferenza Episcopale siciliana con lo scopo di salvaguardare i beni culturali della Chiesa che sono strettamente connessi con la tradizione e la memoria storica della Sicilia. Per quanto riguarda le lamentele di alcuni abitanti sul suono delle campane, è stato lo stesso Vescovo di Piazza Armerina, da cui dipende la Diocesi, monsignor Pennisi, a manifestare la sua sensibilità nel voler disciplinarne l’uso con una circolare. Il documento stabilisce che le campane della chiesa "Anime Sante del purgatorio" di Niscemi suoneranno per annunciare le funzioni in occasione delle festività e per segnalare l’Angelus e i Vespri ma, allo stesso tempo, saranno apportate le modifiche per limitare l'emissione delle onde entro i decibel stabiliti dalla normativa vigente».
La vicenda giudiziaria risale a circa dieci anni fa quando alcuni cittadini si rivolsero alla magistratura per indurre l'allora parroco della chiesa "Anime Sante del purgatorio" ad un uso più moderato delle campane. Non solo il parroco fu condannato, ma le campane furono confiscate.
Lillo Miceli