(Tratto da "La Sicilia, Economia e Politica") - Pagano: "Abbiamo ereditato buchi di bilancio". Deficit riscossioni, Montepaschi sotto esame. L'intervista

PALERMO - La Regione torma sul mercato per accendere un altro mutuo. Questa volta di 415 milioni di euro. A parte la scienza di chi si occupa di materia finanziaria, di bilancio e di conti pubblici, il cittadino comune si pone degli interrogativi semplici quanto ineccepibili. Si fa ricorso ad un ulteriore prestito, mentre la Regione non attinge alla sua fonte naturale. E, per riscuotere i tributi, spende di più di quanto incassa. La legge nazionale varata col Governo D’Alema nel 1998 ha abolito l’agio esattoriale ed istituito un fisso annuo. In Sicilia la società esattore non rischia: si becca 200 miliardi annui, di contro nel 1999 riscuote tributi per 170 miliardi, 190 nel 2000 e nel 2001 ancora meno. Giriamo la domanda all’Assessore per le Finanze Alessandro Pagano.

"Stiamo monitorando l’azione del concessionario Montepaschi Serit. Abbiamo un piano che dobbiamo verificare e il 15 luglio faremo l’analisi dei primi sei mesi del 2002. in quell’occasione verificheremo se realmente l’attività del concessionario è stata all’altezza dei risultati programmati o se invece la situazione è negativa. In quest’ultimo caso prenderemo i necessari provvedimenti del caso".

Perché il ricorso ad un nuovo mutuo?

"Non è un debito pesante per la Regione, ma si tratta di una forma di indebitamento fisiologico. I patti di stabilità ci dicono quali sono i limiti entro i quali ci dobbiamo muovere. E questi limiti, evidentemente, non sono stati raggiunti. Altrimenti non saremmo stati autorizzati ad andare avanti".

Come la mettiamo col rigore del ministro dell’Economia Tremonti?

"Il fatto che utilizzeremo queste somme per investimenti produttivi è la dimostrazione che siamo all’interno di una normale operazione. Peraltro, già prevista dalla nostra legge finanziaria. D’altronde, sappiamo bene che, in questo momento, manca la liquidità a causa dei buchi di bilancio e che abbiamo ereditato"

E il promesso risanamento che fine ha fatto?

"Da quando si è insediato il governo Cuffaro, l’inversione di tendenza è stata netta. Il consuntivo dell’anno scorso ci dice che abbiamo recuperato parecchi miliardi"

"La voce della verità la sentiremo a giorni.

"Certo. Il 27 giugno conosceremo la relazione della Corte dei Conti sul rendiconto del 2001 ed avremo la certificazione della situazione. Sarà un momento importante per stabilire se i conti su cui abbiamo lavorato siano condivisi dalla Corte dei conti. Solo in quel momento potremo dire se la Sicilia ha invertito la tendenza ed è uscita dal baratro"

Perché ma mini manovra sta slittando? Forse per inserirvi anche le norme ‘salva deficit’"?

"Probabilmente potrà essere approvata all’Ars prime delle ferie estive. Prima di andare avanti vogliamo verificare con precisione qual è il nostro fabbisogno. Attraverso questa manovra, infatti, pensiamo di recuperare quello che è necessario per chiudere i deficit che provengono dalla sanità e dal mancato introito della tassa sul tributo ambientale di cui abbiamo incassato le rate fino ad aprile"