Sarebbe opportuno rivitalizzare lo storico quartiere del «Camposanto vecchio», mediante una attenta riqualificazione urbana e la trasformazione dell'area in un centro di carattere commerciale e culturale. Un progetto lungimirante che contrasta fortemente con le condizioni attuali in cui versa l'area archeologica alle spalle del Duomo.

Purtroppo, a distanza di un anno da quel piccolo intervento di recupero (erano state ripulite le antiche cripte) operato dal Comune d'intesa con la Sovrintendenza di Catania, attorno agli scavi, nonostante siano stati adeguatamente illuminati, si sono formate nuove microdiscariche. Appena pochi giorni fa il quartiere del Camposanto vecchio, è stato visitato dall'assessore regionale ai Beni culturali, Alessandro Pagano, rimasto affascinato dalla bellezza artistica e architettonica del sito.

L'esponente regionale ha sollecitato il sindaco Sodano a velocizzare i tempi di attuazione del Piano particolareggiato di recupero urbano, in quanto, a suo dire, «esistono le condizioni per una significativa operazione di restyling con l'apporto dei privati. Comunque - egli ha aggiunto –l’eventuale concessione di contributo della Regione, in merito alla copertura degli scavi, è subordinata ad un intervento globale di ristrutturazione dei quartiere ad opera del Comune».

Nei mesi scorri alcuni residenti costituitisi in comitato di quartiere, avevano proposto un progetto di riqualificazione commerciale dell'area. L'idea portante del progetto che non ha trovato occasione di attuarsi, era quella di trasformare il quartiere in una sorta di «piattaforma» di servizi innovativi, concentrandovi svariate attività commerciali diversificate.

Numerosi privati, proprietari di immobili di varie dimensioni si erano detti pronti a consorziarsi, con l'intenzione di realizzare ristoranti tipici, wine bar, internet cafè, pub, librerie e bed & breakfast. Idee e propositi che alla fine si sono scontrate con la triste realtà di un quartiere storico a «perdere», per il quale si profila un futuro nebuloso.

M.P.