Domenica, 28 Aprile 2024


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La Sanità Siciliana va verso il potenziamento qualitativo dei propri servizi

(Tratto da: SICILIA TEMPO n°345) - La Sanità è sicuramente uno dei settori piu controversi, sia in àmbito regionale che nazionale. Un comparto nel quale convivono picchi di professionalità eccelsa (che il mondo ci invidia) ed episodi da Terzo Mondo, che destano periodicamente i malumori dell'opinione pubblica. Forse, per˜, è vero quanto ci ha detto I'Assessore regionale alla Sanità, Alessandro Pagano, iniziando l'intervista: "La buona sanità non fa mai notizia",. E per contravvenire a questa, che sembrerebbe quasi una regola tacita, che noi continuiamo a parlare anche della "buona sanità" che, se non fa notizia, almeno dà fiducia.

Ed in Sicilia di buona sanità, ultimamente, abbiamo avuto non pochi esempi. "E evidente che il contesto siciliano presenta parecchie difficoltà organizzative di fondo - premette I'Assessore Pagano -. Vantiamo diverse grandi professionalità, ma tutti gli interventi assumono invariabilmente le caratteristiche della semiimprovvisazione. Cattività di governo è volta, per I'appunto, ad eliminare questa caratteristica e pianificare razionalmente gli interventi, in considerazione anche delle risorse finanziarie disponibili". Una nuova filosofia gestionale ha cominciato a farsi strada nel mondo della Sanità siciliana, improntata alla gestione manageriale delle strutture e del personale, in corrispondenza agli input trasmessi dall'Assessorato, che chiede a tutti i livelli la massima qualità possibile dei servizi, pur nel quadro di una spesa contenuta. I meccanismi legislativi e gestionali posti in essere consentono la piena realizzazione di questo programma cos" ambizioso, anche se, è bene sottolinearlo, non esistono scorciatoie per la qualità. Occorreranno, invece, tempi lunghi, anche se già sono stati compiuti parecchi passi avanti in questa direzione."Effettivamente siamo parecchio cresciuti sotto il profilo dell'efficienza e delI'economicità gestionale - conferma I'Assessore Pagano -. Ma i margini di crescita della struttura sanitaria regionale sono ancora notevoli. Ci attende, dunque, un cammino ancora lungo". E' proprio vero che ciascuna compagine di Governo opera anche e soprattutto in virtù del tessuto legislativo e sociale da cui è circondata. Questo Governo regionale pu˜ avvalersi di strumenti d'intervento un tempo inesistenti e, dunque, è in grado di operare piu incisivamente nel territorio. Questo assunto è ancor più vero se si prende in considerazione il contesto sanitario siciliano, che non comprende particolari sacche di modernità o arretratezza, ma vive una realtà poco esaltante fatta di strutture di livello medio, di valore non eccezionale. Più ci si sposta dai grandi centri verso le periferie, più aumentano i problemi di ogni genere. "Sicuramente nelle grandi aree urbane il livello è piu alto che non nelle periferie, ma non possiamo vantare nessuna realtà di spicco - conferma l'on. Pagano -.Questa Ž una condizione da tenere ben presente nella nostra politica di complessivo innalzamento qualitativo". Si sente sempre più spesso parlare di tre livelli distinti, che operano in sinergia nell'àmbito sanitario: sanità pubblica, sanità privata e volontariato. Ovviamente anche in Sicilia ci si deve confrontare con questi tre livelli ma, specie per quanto riguarda il volontariato, c'è qualche considerazione in più da svolgere, e I'assessore Pagano è stato sufficientemente esplicito al riguardo: "Queste tre componenti della realtà sanitaria operano in perfetta sinergia, anche nel contesto siciliano - ha detto -. L' ospedalità pubblica, naturalmente, è alla base dello Stato sociale; quella privata, è un elemento altrettanto indispensabile, al quale riserviamo massimo spazio ed attenzione. Quanto al volontariato, scontiamo una mancanza di cultura specifica nella nostra regione, causa prima della quasi mancanza di strutture. Bisognerà, dunque, "spingere," in questa direzione il mondo della cultura ed anche quello scolastico. Abbiamo scritto, all'inizio, della "buona sanità" che esiste in Sicilia. La politica recentemente impostata ha prodotto, in un lasso di tempo relativamente breve, alcuni "fiori alI'occhiello" di cui già abbiamo avuto modo di occuparci in dettaglio nei nostri articoli, ma che è il caso di ricordare en passant. Innanzi tutto, il protocollo d'intesa Regione-Università (da piu parti definito "storico,"), che ha consentito finalmente I'aziendalizzazione dei Policlinici universitari. Citiamo anche la nomina dei managers, su basi meritocratiche, come riconosciuto dalla stessa Corte dei Conti ed il varo della Legge Ospedaliera, uno strumento normativo assente dalla nostra Regione da ben 18 anni, per concludere con I'adeguamento delle rette per le strutture ex art. 26, ossia gli Istituti di riabilitazione e lo sblocco delle assunzioni per la medicina dei servizi. Si tratta di risultati che promettono bene, ma il cammino è destinato a continuare ed è sul Piano Sanitario Nazionale che I'assessore Pagano focalizzerà, nei mesi a venire, la propria attenzione.

Alessandro Pagano

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