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Domani si inaugura la mostra su “Studi antiquari e archeologici in Sicilia”

Palermo – Domani, venerdì 10 dicembre 2004 alle 16,30 alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana "Alberto Bombace" in Corso Vittorio Emanuele 429 sarà inaugurata la mostra bibliografica "Biblioteca Archeologica. Studi antiquari e archeologici in Sicilia dal Cinquecento all’Unità d’Italia".

La rassegna, pur non avendo la pretesa di offrire al pubblico, in modo esaustivo, tutte le opere di interesse archeologico che fanno parte del patrimonio della Biblioteca, ripercorre le tappe più significative della storia degli studi dell’archeologia in Sicilia e sulla Sicilia dal Cinquecento all’Unità d’Italia, prendendo l’avvio dall’Opusculum de autore, primordiis & progressu felicis urbis Panormi di Pietro Ranzano e dal De rebus Siculis decades duae di Tommaso Fazello.

"E’ un momento importante di recupero della memoria – dice Pagano – perché attraverso la conoscenza del passato si comprende meglio il presente e si progetta il futuro. La storia siciliana è intrisa di cultura e noi abbiamo l’obbligo morale di tramandarla di generazione in generazione per sottolineare il valore della nostra identità".

Attraverso le opere di autori quali Giovanni Giacomo Adria, Francesco Maurolico, Vito Amico, Ignazio Paternò Castello, Gabriele Lancillotto Castelli, Salvatore Maria Di Blasi, Alfonso Airoldi, Domenico Lo Faso, Antonio Salinas, viene tracciato un exucursus storico fino all’imporsi dell’archeologia in Sicilia come disciplina autonoma, strumento d’indagine storica che applica un metodo sistematico, conciliando filologia ed esegesi delle testimonianze materiali.

Nella Bibliotheca archaeologica trovano naturale collocazione anche opere di viaggiatori stranieri, tra i quali Jean Houel, Henry Swinburne,Gorge Russel, Alexis de Tocqueville,William Harris e Samuel Angell. Completano la rassegna, opere che ragguagliano sui due musei palermitani fondati nel secolo XVIII° : il Salnitriano dai Gesuiti nel Collegio Massimo ( oggi sede della Biblioteca Centrale) ed il Martiniano dai Benedettini nell’Abbazia di San Martino delle Scale, le cui collezioni sono confluite dopo il 1860 nel Real Museo di Palermo (oggi Museo archeologico regionale Antonio Salinas) e successivamente in parte destinate all’attuale Galleria regionale di Palazzo Abatellis. Il testo del catalogo della mostra è corredato dalla ristampa anastatica della sezione Archeologia della Bibliografia sicola sistematica di Alessio Narbone, pubblicata a Palermo tra il 1850 ed il 1855.

L’apertura della mostra sarà preceduta da una cerimonia inaugurale presieduta da Giovanni Ruffino ed introdotta da Nicola Bonacasa, rispettivamente Preside e Docente di Archeologia della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. Interverranno, inoltre, Vincenzo Abbate, Direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis; l’archeologo Roberto Graditi, Francesco Vergara Caffarelli, Dirigente del Centro Regionale per l’Inventario e la Catalogazione. Concluderà la cerimonia inaugurale l’assessore regionale dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano.

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