Arte, archeologia musica, poesia e un buon vino
Sabato 27 Agosto 2005 08:45
(Tratto da "La Sicilia") - Manifestazione tra antico e moderno con i quadri della mostra «Viaggio in Sicilia»
Dall'antico al moderno. Nel mondo antico il vino era l'elemento principe del banchetto, volano di vita sociale, emblema della libertà di godere. Bacco, il Dio del vino, era anche maestro della coltivazione dei campi, conoscitore di segreti della natura. Fare vino era un'arte nell'antichità, lo è ancor oggi. Come per ogni forma artistica, anche nel produrre vino sono necessarie doti eccezionali, ad esempio quella di saper leggere la natura. Una bottiglia di buon vino come una pittura, una scultura, è figlia della passione per il bello.
L'altro ieri sera al museo di Gela si è celebrata una singolare manifestazione culturale in cui il vino ha fatto da cerniera tra antico e moderno, passato e futuro; centinaia di persone riunite all'aperto nell'anfiteatro del museo, la musica, le poesie, un bicchiere di buon vino e gli occhi invasi dal bello. II bello non ha età, non è mai ingabbiato dal tempo. Perciò non disturba vedere a fianco dei meravigliosi reperti dell'età greca anche opere d'arte moderna.
Come i quadri della mostra "Viaggio In Sicilia", opera di otto artisti contemporanei siciliani e non che, su impulso della famiglia dei baroni Planeta e l'associazione Nuvole di Palermo, hanno compiuto un viaggio tra Noto, Vittoria, Menfi e Sambuca ed infine il museo di Gela.
1 primi sono i luoghi che la famiglia Planeta percorre settimanalmente per visitare le sue cantine. Gli otto artisti hanno compiuto lo stesso viaggio ed hanno poi raccontato le loro sensazioni attraverso i quadri esposti nella mostra itinerante che ha fatto tappa anche a Gela. L'altro ieri la festa per la mostra alla presenza dell'assessore regionale ai Beni Culturali Alessandro Pagano, la famiglia Planeta, il direttore del museo Enza Cilia Platamone ed altri ospiti. Entusiasta della forza del connubio tra pubblico e privato l'assessore Pagano.
«Il privato sponsorizza i suoi prodotti - ha detto l'assessore - la parte pubblica cioè la Regione sponsorizza i suoi gioielli come per esempio questo splendido museo. Un soggetto tira l'altro. Crescono turismo, economia, cresce la cultura. Faremo tante altre cose perché i siciliani possano andare al museo come vanno in piazza a fare una passeggiata. Entrano e comprano il libro, prendono il caffè, oltre che visitare mostre ed esposizioni».
La mostra sarà aperta fino al 16 ottobre. «Le scolaresche avranno l'opportunità di visitarla - ha detto il direttore del museo Enza Cilia - questo è importante. E' importante che il museo diventi il luogo per lo slancio di Gela».
I primi risultati ci sono. Nella settimana di Ferragosto con questa mostra il museo ha quasi raddoppiato il numero di visitatori paganti. Dai 258 paganti del 2004 si è passati a 461. Inoltre ci sono stati 127 visitatori con biglietto ridotto e 379 ingressi gratuiti. Un migliaio di visitatori nella settimana clou delle ferie e del mare è un traguardo di rilievo. Gela è i pittori di Viaggio in Sicilia: uno degli artisti che ha partecipato al 'Viaggio In Sicilia" Giorgio Ortona ha detto che «Gela è il massimo. La città più intrigante d'Italia. Il brutto resta brutto ma io mi fermo al punto in cui il brutto ha qualcosa di bello e respira. Il mio compito è trovare il bello nelle cose più brutte. Ecco perché mi piace Gela».
M.C.G.