(Tratto da "Giornale di Sicilia") - Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha detto si al finanziamento per la messa in sicurezza di una serie di edifici. Lavori entro il 2006

PALERMO. Scuole più sicure per gli studenti di 72 scuole siciliane. Entro il prossimo anno scolastico, infatti, potranno partire i lavori per adeguare alle norme antincendio e antisismiche alcuni istituti individuati dalla Regione fra quelli più bisognosi di interventi. Il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha, infatti, approvato il programma finanziario per la messa in sicurezza di scuole, che prevede uno stanziamento di 32 milioni e 461 mila euro. «Ci siamo dati obiettivi precisi per migliorare la situazione della nostra edilizia scolasti¬ca» spiega l'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Alessandro Pagano.

I primi interventi interesseranno 72 edifici costruiti in zone ad alto rischio sismico (prima e seconda categoria). La provincia con il numero più alto è Catania, con 19 edifici, seguono Messina (12), Palermo (11), Siracusa (9), Trapani (7), Agrigento (6), Enna (5), Ragusa ) e Caltanissetta (1). Le costruzioni scelte «erano state inserite nel piano triennale 2003-2005 dell'edilizia scolastica», spiega Maria Concetta Caviglia, responsabile all'edilizia scolastica dell'assessorato. «Stiamo avviando quanto annunciato nel 2004 – continua l'assessore - Considerando i tempi del ministero per l'erogazione dei soldi, i Comuni più efficienti fra tre mesi potranno bandire la gara».
Per eseguire tutti gli interventi necessari da completare entro il 30 giugno 2006, secondo la proroga prevista da una recentissima legge, sono però necessari ulteriori finanziamenti. «Secondo le richieste che si sono pervenute dagli enti locali, sarebbero necessari un miliardo e 200 milioni di euro - continua Pagano -. Non potremo arrivare a tanto, ma fra pochi giorni in Gazzetta ufficiale sarà pubblicato un bando dell'assessorato ai Lavori pubblici per 35 milioni di euro provenienti da fondi ex Gescal, a cui potranno partecipare i progetti degli enti locali. Altri 30 milioni arriveranno dai fondi investimenti dell'ex articolo 38, che saranno distribuiti fra gli interventi prioritari».
Tra le iniziative dell'assessorato, anche la realizzazione di un' anagrafe dell'edilizia scolastica regionale. Il 25 giugno è il termine fissato per il completamento della banca dati con le schede di tutti gli immobili destinati a scuola. «Il 70% degli immobili su cu insistono i nostri studenti sono di proprietà regionale, direttamente o indirettamente - conclude Pagano -. L'anagrafe ci permetterà un monitoraggio continuo ed efficace».