Defiscalizzazione e tassi, strumenti che Pagano
Venerdì 12 Marzo 2004 11:09
Scendono Marina Noè e Raffaele Stancanelli. Sale Alessandro Pagano. Sono rivolte all'assessore regionale al bilancio, gli apprezzamenti dei confindustriali siciliani. "L'assessore Pagano, cui va II merito di avere lanciato su nostra richiesta i fondi chiusi e la defiscalizzazione - dichiara il presidente di Confindustria Sicilia, Ettore Artioli - aveva giustamente puntato sulla razionalizzazione dei tassi sui mutui bancari, che consentirebbe di recuperare risorse della Regione siciliana a vantaggio dello sviluppo: forse è ora di attuare quella norma".
Artioli commenta anche la proposta del deputato di FI, Dore Misuraca, che ha sollecitato l'istituzione di un fondo regionale che integri le garanzie richieste dalle banche.
"Per simili obiettivi - ha spiegato - è giunto il momento di utilizzare le norme che destinano a Imprese e investimenti i fondi del contenzioso Stato-Regione, le royalties versate dalle aziende minerarie e petrolchimiche e le risorse assegnate ai Comuni ad integrazione del fondi garanzia dei consorzi fidi. Due strumenti - conclude Artioli - sarebbero oggi assai utili alla ripresa produttiva. La Finanziaria del 2002 istituì il prestito partecipativo regionale per l'inserimento delle banche nel capitale di rischio dette aziende, e assegnò le risorse all'lrfis, ma da allora si attendono il regolamento e il bando. Per non parlare della legge del '93 sul ripianamento delle esposizioni bancarie, mai applicata per inerzia della Regione e degli Istituti di credito".
La lista delle incompiute dettate dal presidente del comitato piccola industria Fabio Scaccia pesa comunque moltissimo: "Maggiore autorevolezza nei confronti dei poteri romani che hanno azzerato gli incentivi all'imprenditoria e dell'Unione europea, che ignora gli interessi dell'Isola; l'avvio dei distretti industriali; la riforma dei consorzi Asl; il finanziamento e l’avvio dei contratti di programma; l'attuazione della legge del 2002 sui prestiti partecipativi; l'erogazione delle risorse al consorzi fidi; lo sblocco delle risorse per l'innovazione tecnologica; una seria riprogrammazione dei fondi comunitari; un piano di politica industriate che comprenda una cabina di regia nonché aree e moderne agevolazioni per gli Investimenti e gli strumenti per la competizione globale e l'Internazionalizzazione. Ci hanno condannati a restare troppo indietro rispetto all'Europa, forse è meno dannoso votare la Lega di Bossi".