L’assessore Pagano ha sbloccato l’iter burocratico per il porto di Gela  - (Provincia e Regione)

PALERMO – L’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Alessandro Pagano, ha sbloccato l’iter burocratico per la realizzazione di infrastrutture nel porto commerciale di Gela.

L’accordo tra la Regione e l’Eni è stato formalizzato il 17 ottobre scorso. Saranno così disponibili i primi trenta miliardi che la Regione potrà utilizzare per la definizione progettuale del recupero del porto di Gela: l’investimento complessivo è di circa novanta miliardi ma l’assessore Pagano ha altresì individuato gli altri 65 miliardi che saranno coperti attraverso i fondi di Agenda 2000.

Si avvia così a conclusione una vicenda datata 16 luglio 1991.

La Regione e l’Eni, allora Agip Spa, avevano firmato in quella data un protocollo d’intesa in cui l’azienda si impegnava a consegnare il progetto commissionato alla Sigma S.r.l. e a versare un contributo di trenta miliardi che adesso potrà essere adoperato per dare il via agli interventi.

Secondo l’intesa siglata nei giorni scorsi, l’azienda dovrà consegnare alla Regione il progetto Sigma per il recupero del porto corredato dai sondaggi diagnostici, dalla relazione e dalle verifiche geotecniche.

L’Eni verserà alla Regione il contributo finanziario secondo precise modalità che sono state così scandite: "Tre miliardi – si legge nel documento – entro sessanta giorni dal ricevimento di comunicazione scritta al Governo regionale che attesti l’ottenimento di tutti i provvedimenti amministrativi, autorizzazioni, pareri e nullaosta di competenza regionale e non necessari all’esecutività e cantierabilità del Progetto Stralcio, altri sette miliardi, entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione scritta al Governo regionale che attesti il raggiungimento di uno stato di avanzamento lavori di pari importo certificato dal competente ufficio tecnico della Regione, dieci miliardi entro sessanta giorni dalla comunicazione scritta al Governo regionale di un ulteriore stato di avanzamento lavori di pari importo, gli ultimi dieci miliardi saranno versati entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione scritta che attesti il certificato di collaudo e l’elenco delle fatture per una spesa di pari importo emessa dall’impresa appaltatrice, la completa realizzazione delle opere e degli interventi previsti nel Progetto Stralcio".

Uno dei problemi che avevano bloccato l’iniziativa riguardava proprio l’aspetto contabile: grazie all’intervento dell’assessore Pagano, infatti, il contributo finanziario dell’Eni sarà collocato in un apposito capitolo di entrata del bilancio regionale costituito segnatamente allo scopo di finanziare i lavori del "Progetto Stralcio".

"Ci sono voluti dieci anni – ha detto l’onorevole Pagano – ma, alla fine, i nostri sforzi sono stati premiati. I lavori per l’ammodernamento del porto di Gela non sono più un sogno: da troppo tempo si aspettava il decollo di questa struttura e questi trenta miliardi rappresentano il primo passo verso il rilancio di un settore di fondamentale importanza per tutta la provincia di Caltanissetta ma anche per il resto dell’Isola. L’area portuale di Gela, infatti, grazie alle nuove infrastrutture che saranno create, potrà diventare così un punto di riferimento per incrementare lo sviluppo della Sicilia ed offrire nuovi posti di lavoro, oltre che una svolta occupazione anche nell’indotto, in un comparto che attualmente versa in uno stato di grave crisi. Se il progetto di rilancio del porto di Gela è ormai una realtà lo si deve anche al fatto che abbiamo svolto, di concerto con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Guglielmo Scammacca, un proficuo lavoro di collaborazione unendo quelle competenze finanziarie e tecniche che hanno permesso di risolvere una vicenda la cui soluzione era attesa ormai da troppo tempo".